BARI – Pioggia di ricorsi in Puglia per il concorsone. Alle 11mila e 384 domande che sono state inoltrate via web entro il 30 marzo, se ne sono aggiunte altre 5mila presentate al Ministero e all’Ufficio scolastico regionale in forma cartacea. Ad inoltrarle tutti quei docenti pugliesi che rientravano in categorie escluse dal concorsone e sui quali si è già espresso il Tar Lazio, permettendo appunto l’ammissione alle prove di aprile.
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Sono stati resi noti i dati ufficiali: i posti a concorso in Puglia sono 3815 (1617 per l’infanzia e la primaria, 1964 per la secondaria di primo e secondo grado e 234 per il sostegno). In totale sono state ammesse 11.384 domande (6507 per primaria e infanzia, 3916 per la secondaria e 961 per il sostegno). Solo considerando queste richieste, potrà ottenere una cattedra a tempo indeterminato un insegnante su tre. Una possibilità che diventa più bassa se si considerano i 5mila ricorsi in Puglia. Se tutti venissero ammessi, le domande sarebbero oltre 16mila, con una probabilità di ottenere un posto di uno su quattro. “Si preannunciano giorni di fuoco – spiega Roberto Calienno, segretario regionale Cisl Scuola – ci sono centinaia di insegnanti che sono stati esclusi dal bando del Ministero ma che hanno presentato domanda cartacea, pronti a fare ricorso in tribunale. L’esito di questo concorsone è davvero incerto al momento”.
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