BARI – Abuso d’ufficio è l’ipotesi contestata nel secondo filone d’indagine che riguarda il contratto da 70 milioni di euro sottoscritto da Aeroporti di Puglia con Ryanair: il sostituto procuratore che coordina il fascicolo Luciana Silvestris ha iscritto nel registro degli indagati l’amministratore della società che gestisce gli scali pugliesi, Giuseppe Acierno, il direttore generale Marco Franchini e il direttore amministrativo Patrizio Summo. Nomi che si aggiungono a quello di Domenico Di Paola, l’ex amministratore di Aeroporti di Puglia, al quale la procura contesta i reati di falso e truffa. Il filone d’indagine si concentra sulla proroga del primo contratto sottoscritto nel 2009 da Di Paola, proroga firmata nel 2014 finita nei mesi scorsi al centro di polemiche. Lo scorso dicembre il governatore Michele Emiliano bloccò la delibera di giunta per il pagamento ad Aeroporti della prima tranche da 14 milioni di euro. La notizia è stata riportata stamattina dal quotidiano La Repubblica.
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L’inchiesta
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Secondo la magistratura e la guardia di finanza, prima di prorogare la convenzione da 70 milioni di euro con Ryanair, il management di Aeroporti Puglia avrebbe dovuto effettuare una procedura a evidenza pubblica. Non una vera e propria gara di appalto, ma quantomeno un procedimento pubblico che permettesse anche ad altre eventuali compagnie aeree interessate a presentare la propria offerta, in modo da garantire massima partecipazione e trasparenza. Su questo punto, Aeroporti in un comunicato ufficiale aveva già chiarito la propria posizione qualche mese fa: “Per fugare ogni dubbio Adp reputa necessario chiarire che nessuna disposizione di legge impone ai gestori aeroportuali l’obbligo di selezionare il contraente dei contratti di incentivazione per l’avviamento e lo sviluppo di rotte aeree con gare d’appalto e/o con gare di evidenza pubblica”.
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La replica di Acierno
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“Io ho solo rinnovato un contratto. Per certo, c’è un’azione di Alitalia verso Aeroporti di Puglia con una richiesta di accesso agli atti, e che ha già visto un primo grado di giudizio innanzi al Tar”, così l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia (Adp), Giuseppe Acierno, commenta la notizia. “Posso solo dire – sottolinea – di aver sempre e comunque fornito tutte le informazioni che sono state chieste dagli inquirenti nel tempo. Quando uno opera e si impone di operare nella correttezza e nel rispetto delle regole, questo è il suo dovere, ciò che faccio quotidianamente e che continuerò a fare. Mi aspetto da me stesso – conclude – di essere sempre rigoroso come lo sono stato fino ad oggi”.