BARI – Sono scaduti alle 14 i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso per docenti in programma ad aprile. Per la Puglia si parla di 11.384 candidati, 165.578 in tutta Italia.
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L’iscrizione al concorso non è stata però delle più semplici. Come spiega Roberto Calienno, segretario regionale Cisl Scuola. “I docenti hanno trascorso un’ultima settimana, coincidente con le vacanze pasquali, caratterizzata da un sistema informativo ancora una volta impazzito: domande validate e poi annullate dal sistema, server in blocco per ore ed ore con conseguente impossibilità di inserire le domande. In troppi questa mattina non hanno potuto completare l’istanza online ed alle 14 il sistema è stato chiuso. Offende la noncuranza con cui i cittadini vengono trattati. Ore in attesa che il sistema informativo fosse ripristinato e subito dopo il blocco delle domande”.
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Calienno evidenzia quanto quello del concorso rappresenta un “traguardo irraggiungibile per tanti laureati, vecchi e nuovi, per tanti abilitati con il vecchio sistema – spiega ancora – per tanti precari che lavorano da anni nella scuola pubblica assicurandone il funzionamento, per gli insegnanti tecnico pratici per i quali non sono stati mai avviati percorsi abilitanti”.
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Per la Puglia si tratta di un vero e proprio esercito di insegnanti o aspiranti tali. Alcuni però hanno scelto di partecipare al concorso nelle regioni del centro nord. “Crescerà quindi – prosegue Calienno – il numero dei giovani che emigrano, numero che aumenterà a breve anche in seguito ai trasferimenti che cominceranno, presumibilmente, la prossima settimana. I tanti docenti assunti in fase C saranno obbligati a fare domanda di trasferimento in tutto il territorio nazionale e le possibilità di permanenza nella nostra regione non sono tante”.
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I ricorsi
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Resta l’incognita dei ricorsi, per i quali già oggi i docenti hanno ottenuto una prima vittoria. Il Tar Lazio ha accolto il ricorso degli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia ordinando al Miur di far partecipare alla prova anche quei docenti che il bando di concorso aveva escluso.rn”L’obiettivo di viale Trastevere – spiega Bonetti – era evidentemente volto a ridurre la platea dei partecipanti impedendo anche la mera presentazione della domanda a tutti i docenti non in possesso dell’abilitazione, seppur spesso assunti quali supplenti dalle graduatorie di istituto e quindi già da tempo nel mondo della scuola o, ancora, escludendo chi già ha un posto a tempo indeterminato. Per costoro, in particolare, il Miur ha deciso che avendo già un posto in scuola statale non v’è spazio per una nuova assunzione e, quindi, per un loro miglioramento professionale”. Il Tar ha quindi consentito a determinate categorie di insegnanti, prima esclusi, di presentare domanda e di partecipare alle prove.rnIl collegio deciderà i primi giudizi pilota già il 7 aprile. “Per questo consigliamo a tutti di inoltrare domanda via pec o cartaceo entro mezzanotte del 30 marzo”, conclude Bonetti.rnIn questo ricorso al Tar hanno partecipato decine di docenti pugliesi.
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