L’artista intervistato che verrà proposto questa settimana è Davide d’Alba. Pugliese di Bari.rnConosciuto l’anno scorso durante l’esposizione delle sue opere presso la Sala Murat, in centro a Bari, il suo lavoro mi ha fatto un ottima impressione. Giganteschi ritratti Pop Art dei volti più noti, senza l’ombra o la traccia di una pennellata, stampe digitali? assolutamente no, e a questo punto il mio “WOW” si fa sentire. Colgo l’occasione per aggiungere che il 2 aprile uscirà un articolo su Glamour Italia in occasione del Bari fashion week.
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Ecco a voi l’intervista.
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Come hai cominciato? Che spinte hai avuto, c’è stato un evento particolare che ti ha fatto pensare di voler continuare su questa strada?rnHo iniziato come tutti, provando qualcosa per l’arte.rnLa spinta più forte avviene tramite la creazione e il sentimento, infatti, faccio arte traendo ispirazioni dalle sensazioni che la gente mi trasmette personalmente e continuerò fin dove sarà possibile protrarre questo cammino.
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Dove hai esposto e dove vorresti esporre? E qual’è stata la migliore esperienza a riguardo?rnHo conseguito una serie di esposizioni, fino alla “Prima” importante, Sala Murat. Penso che ogni esperienza sia unica e particolare purché si viva il momento.
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Le collaborazioni più divertenti? E quelle più strane o a cui non avresti minimamente pensato?rnLe collaborazioni quasi sempre sono con altri artisti e si basano sullo scambio di idee e di informazioni. “Preferisco in ogni modo lavorare solo con il mio socio”.
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Come percepisci la tua arte in relazione a ciò che hai intorno? Per te l’arte deve essere un sentimento di quello che si vede esternamente o di quello che si prova interiormente? Esempi di entrambi ai quali sei legato?rnLa percezione è un processo che opera la sintesi dei dati sensoriali e quindi del significato, per questo, ho sempre citato una frase di Picasso “tutto quello che puoi immaginare è reale“. Nella mia arte figurativa, il concetto di “pop art” assume il senso di “ordine”, attraverso una disposizione di colori liquefatti, nei quali si ottengono variazioni cromatiche sul reale.
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Come vivi la tua territorialità? il tuo essere italiano e pugliese?rnEssere Italiani, meglio ancora Pugliesi, è un bene. Siamo legati alle tradizioni e all’essere ricchi dentro pur di far star bene i terzi. Il mio obiettivo Principale si basa sulla gente, è lasciare in qualche modo il segno “il vero obiettivo per ogni artista“
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Traguardi che hai raggiunto, che vorresti raggiungere? fallimenti fortunati?rnNon esiste un “traguardo” l’obiettivo migliore in assoluto sarà realizzarsi.
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Il peggiore dei fallimenti è quando la tua arte non emoziona più nessuno.rnFallimenti fortunati?
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Mi hanno insegnato che tutti i mali non vengono per nuocere.
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Una scena che vivi spesso ma ti emoziona come se fosse la prima volta?rnUna definizione per “emozione”: il successo. Lo vivo in una realtà parallela, ma lo desidero in questa.
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Quanta intimità c’è tra te e lo strumento che usi, e con il quale sei più legato?rnMolti ne hanno uno, ma per me non esiste uno strumento personale, nel mio caso sono le sensazioni, un pregio che riesce a guardare l’animo delle persone.
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Devi rimanere isolato in una stanza completamente bianca, puoi portarti tre oggetti per personalizzare la stanza, cosa ti porteresti e cosa faresti?rnLascerei la stanza Bianca. Non dico il motivo perché è strettamente personale.
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Ho chiesto a Davide se volesse aggiungere altro e mi ha risposto con la presentazione del suo nuovo progetto in collaborazione con Vito Cecinato: “A TUTTO POP”; presentazione che potete tovare anche sulla pagina facebook di Davide d’Alba.
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Il nostro tutto per tutto, il nostro nuovo progetto firmato Pop Art.rnMi racconto un po.. Da sempre mi sono occupato di ritrarre personaggi noti, che hanno caratterizzato il nostro panorama socio culturale e ci hanno regalato emozioni e a volte utopie.rnMa l’arte mi ha insegnato che a farci suscitare emozioni è la normalità, la routine delle questioni che ci circondano e appartengono ogni giorno, infatti faccio arte traendo ispirazioni dalle sensazioni che la gente mi trasmette personalmente. E’ su queste basi ho deciso di dedicare la mia arte alla normalità.rnTraduco, la normalità per me è la gente comune, infatti, questa volta, i protagonisti della nostra arte figurativa sarete Voi!!!rnDedicheremo dieci Lavori stilizzati ( volti di ragazzi/e di Bari ) in formato stampa digitale, in simbiosi con i miei ormai scontati dipinti in Pop Art. Tutto questo in una mostra curata.rnQuindi, in questo progetto nella nostra arte figurativa il concetto di “arte” assume il senso di “ordine”, attraverso una disposizione di colori liquefatti, nei quali si ottengono variazioni cromatiche surreali. Grazie al mediato lavoro del mio inseparabile ormai fratello Vito Cecinato.rnPs. Tutto questo sarà effettuato in base a 100 scatti fotografici di cento persone. Scelti i Dieci volti (inconsapevoli) saranno immortalati, stilizzati e trasformati in opere. […]rnCosi tutti possono vedere quanto sia bello e importante viversi la normalità.