“Sono 10 anni che lavoro qui, a Bruxelles e questo è sicuramente il momento più difficile che io abbia vissuto in questo Paese”. Lo dice Luciana Minella, dipendente della Regione Puglia a Bruxelles all’Ansa alla quale racconta quello che sta avvenendo nella città dopo gli attentati. “Sono sola in ufficio perché gli altri colleghi (in tutto siamo quattro persone) – racconta – sono in Italia o stanno tentando anche in auto di raggiungere l’Italia per le vacanze di Pasqua”.
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“Noi abbiamo l’ufficio in una palazzina in Rue du Trone, poco lontano dal Parlamento Europeo e alcuni uffici francesi in questo palazzo sono stati chiusi subito dopo gli attentati, in altri si sta cercando di lavorare ma è davvero molto difficile”. “Ci sono molti elicotteri – racconta – che ci girano sulle teste, in strada ci sono poche auto e molta gente a piedi. Molte, molte auto della polizia e tantissime autoambulanze: è un’atmosfera incredibile”.
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“Ho sentito una mia amica che lavora alla commissione europea – racconta ancora Luciana Minella – e mi ha detto che quando c’è stata l’esplosione nella metro si è sentito benissimo un fragore, poi hanno fatto evacuare tutti e li hanno tenuti in un palazzo accanto e dopo ancora hanno detto loro di andare a casa”. “Non sono tranquilla, sono stata accompagnata in auto in ufficio da mio marito perché – dice ancora – non funzionava nulla e penso che rientrerò prima a casa perché non si riesce a lavorare in questa situazione. Sceglierò di percorrere le stradine piuttosto che le strade principali. Sinceramente ho molta paura”. Intanto nessuna ripercussione si è registrata sui voli diretti Bari-Bruxelles. In particolare, il diretto con Charleroi “è arrivato e ripartito regolarmente”. Negli aeroporti pugliesi, il livello di attenzione è massimo e quindi tutta l’attività si sta svolgendo con procedure che prevedono il livello di attenzione massimo.