BARI – Il contenzione risale al 1993, quando il Comune di Bari intentò una causa contro la Provincia per fare trasferire nel suo patrimonio due immobili, villa Roth e villa Capriati, di proprietà dell’ex Provincia rispettivamente dal 1961 e dal 1931. A distanza di 23 anni ieri il consiglio metropolitano ha messo la parola fine alla querelle giudiziaria e politica.
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La storia
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Villa Capriati, situata in via Amendola, e Villa Roth, in via Ulpiani, nascono di proprietà dell’ex Provincia. Negli anni ’70 furono adibite temporaneamente a sede di servizi sanitari. Una legge del ’78 prevedeva il trasferimento al patrimonio del Comune di tutti i beni mobili e immobili destinati a centri di igiene mentale e ad altri servizi sanitari. Per questo il Comune avviò un contenzioso per reclamare il passaggio di proprietà. Da allora Comune e Provincia si sono scontrati in Tribunale, in Corte d’Appello e per oggi è prevista la discussione del caso in Cassazione (sarà però chiesto il rinvio proprio in funzione dell’accordo stipulato dal consiglio metropolitano).
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Lo scontro non è avvenuto solo nelle aule di tribunale, ma anche tra politici. Quando l’ex presidente della Provincia Francesco Schittulli chiese alle forze dell’ordine di sgomberare Villa Roth (che era stata occupata da diverse associazioni poi trasferitesi alla Rossani), l’allora sindaco Michele Emiliano andò su tutte le furie. L’azione giudiziaria entrò ancora di più nel vivo.
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La transazione
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Con la chiusura della Provincia e la nascita della Città metropolitana, il sindaco del Comune di Bari e della stessa Città metropolitana, Antonio Decaro, si è trovato a fare causa a se stesso. Dopo aver ascoltato quindi i pareri delle avvocature, si è optato per una transazione: Villa Roth andrà al Comune, Villa Capriati alla Città metropolitana. La delibera è stata portata in consiglio dal delegato Vito Lacoppola. “Abbiamo confermato la volontà transattiva che era emersa dai pareri delle avvocatura degli enti interessati, nonché dagli avvocati esterni – commenta – per chiudere una controversia giudiziale che andava avanti da oltre vent’anni”.
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Il futuro dei due beni
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Non si sa ancora quale sarà il futuro dei due immobili. Villa Roth attualmente viene utilizzata per l’emergenza abitativa (gli spazi sono divisi tra senzatetto baresi e migranti), mentre Villa Capriati è completamente abbandonata. Quest’ultima probabilmente sarà destinata alla vendita insieme all’annesso complesso ex Ippai.