Il 65,3% delle imprese pugliesi possiede un sito web aziendale, contro il 70,7% media italiana. Nonostante il livello di alfabetizzazione digitale sia in Puglia del 98,9%, all’interno dell’azienda competenze informatiche sono appannaggio solo del 30,6% dei dipendenti. Gli ICT specialist, inoltre, risultano essere solo l’1,5% del totale della forza lavoro per aziende con più di 10 addetti; e ancora: il 13,3% di pmi pugliesi vende on line (9,95% Italia), il 38,6% utilizza social media (37,3% Italia), 42,5% acquista servizi Cloud (40,1% Italia). Un limitato gap regionale è rappresentato dalla fatturazione elettronica (5,01% Puglia, 5,43% Italia).rnrnAll’incremento della competitività commerciale delle aziende del territorio barese e dalla BAT tramite l’accrescimento delle competenze digitali è stato dedicato il progetto “Made in Italy – Eccellenze in Digitale”, realizzato dalla Camera di Commercio di Bari, con il contributo di Unioncamere e Google Italia.rnrnStamani l’ente camerale barese ha diffuso i più che lusinghieri risultati del lavoro dei due digital strategist, Vito Macina e Valeria Lanzolla, selezionati da Unioncamere e Google per realizzare il progetto che si è sviluppato nell’arco di nove mesi, a partire dal 15 giugno 2015: 347 imprese contattate, 93 imprese mappate, 52 coinvolte attivamente nelle iniziative del progetto, 10 seminari formativi per un totale di 20 ore di lezione concentrate, che hanno affrontato in maniera lineare un percorso di formazione dedicato al web marketing.rnrn”La digitalizzazione – ha detto nei saluti introduttivi il segretario generale dell’ente, Angela Partipilo – ha, negli ultimi anni, profondamente cambiato l’interazione tra il modello scientifico-tecnologico e il sistema produttivo, sempre più condizionato dalle risorse dell’informazione e della conoscenza. In tal senso, le tecnologie digitali hanno modificato il modo di interagire e comunicare, investendo orizzontalmente tutti i settori di attività economica. La Camera di Commercio di Bari ha voluto rivolgere un’attenzione specifica alla crescita della consapevolezza dei vantaggi di competitività apportati dalla maggiore diffusione di servizi ICT evoluti”.rnrnDelle 93 imprese mappate sono stati analizzati specifici parametri per ognuna di esse: presenza del sito web, presenza di un blog, utilizzo di almeno 1 social network, presenza di un e-commerce, campagne AdWords e/o sui social network ed eventuali attività di export. Di queste il 25% risultano online attive, il 59% online inattive e il 16% completamente offline. Nel dettaglio, dalla mappatura di ogni impresa, sono emersi i seguenti dati percentuali:rn
Parametri | Si (%) | No (%) |
Hanno un sito web? | 82,8% | 17,2% |
Hanno un blog? | 15,1% | 84,9% |
Hanno almeno 1 social? | 80,6% | 19,4% |
Hanno un e-commerce? | 19,4% | 80,6% |
Campagne AdWords? | 15,1% | 84,9% |
Campagne Social? | 14,0% | 86,0% |
Fanno export? | 25,8% | 74,2% |
rn rnrnI dati rappresentano un piccolo campione rispetto alle migliaia d’imprese presenti nelle province Bari e BAT, ma mostrano un quadro abbastanza comune e chiaro delle opportunità di crescita e di creazione di posti di lavoro legati ai temi del digitale.rnrnIl compito dei “digitalizzatori” baresi, coadiuvati dal funzionario della Camera di Commercio di Bari, Francesco Mininni, è stato quello di sensibilizzare le imprese locali, comprese nelle province di Bari e BAT, operanti nel settore agroalimentare, dell’artigianato e manifatturiero, e del turismo (agriturismi, masserie didattiche, agri-musei, turismo culturale) sulle opportunità offerte dal digitale.rnrnOpportunità che sono state raccolte e trasformate in best practice, condivise durante l’evento conclusivo. Antonio D’Onghia ha portato la testimonianza dell’azienda di famiglia Tenute D’Onghia di Gioia del Colle che grazie all’utilizzo di strumenti di comunicazione in modo mirato e personalizzato, apprese partecipando al progetto Eccellenze in Digitale, è stata in grado di comunicare in maniera più efficace le proprie caratteristiche e punti di forza. “Nel periodo da ottobre 2015 a gennaio 2016 – ha detto – abbiamo ottenuto importanti risultati quali: +100% di visite al sito provenienti da Facebook, di queste il 25% ha realizzato una prenotazione diretta tramite il sito aziendale. Eliminando l’intermediazione di Booking.it, l’azienda ha realizzato un utile aggiuntivo del 20% rispetto alle prenotazioni nel periodo precedente e si è resa maggiormente indipendente da tale intermediario passando dal 75% del totale di prenotazioni prima di ottobre 2015 attraverso Booking, all’attuale 66.8%”.rnrnImportante anche la testimonianza dei fratelli Raffaele e Giuseppe d’Abramo che dal 1995 a Palese gestiscono la Pizzeria Carpe Diem. “Il lancio su Facebook della prima Pizza Gourmet, chiamata “Pizza Puglia”, in contemporanea con una piccola inserzione e una forma di contest per i fan della pagina e non, ha generato un riscontro imprevedibile: più di 150.000 persone raggiunte, più di 7000 azioni tra Mi piace, commenti e condivisioni, e più di 13.000 clic sul post. Il fatturato aziendale è cresciuto del 40 % in meno di un anno”.rnrnLa De Palma Thermofluid di Bari, dopo la partecipazione ai agli eventi formativi di Eccellenze in digitale e al supporto one-to-one l’azienda, ha deciso di rilanciare il sito istituzionale ricreandolo completamente su piattaforma open source, abbandonando di fatto quella proprietaria, che rappresentava una soluzione molto limitativa per l’azienda.”Un nostro dipendente – ha detto Cesare De Palma – che svolgeva tutt’altre mansioni in azienda dopo i percorsi formativi di Eccellenze in Digitale si occupa esclusivamente della parte web”.rnrnDa sottolineare l’importanza nel considerare le azioni volte all’innalzamento della cultura e della consapevolezza digitale delle singole persone. In diversi casi è stato rilevato un dialogo migliore tra impresa e web agency.