“Nel campo Capocasale giocano e si allenano ogni giorno cinquecento sportivi. E’ il risultato dell’intuizione di affidare la gestione degli impianti al privato sociale. Ma non basta. Il Comune deve impegnarsi nel mettere a norma le strutture, investendo e affiancandoci ancora di più”: usa parole forti Elio Di Summa, presidente provinciale Uisp, 73 anni, memoria storica dello sport barese. Oltre ad annunciare a Borderline24 -Il Giornale di Bari di lasciare ogni incarico nell’associazione il prossimo 31 dicembre, chiede che i media facciano luce su chi opera nello sport ogni giorno, “per il recupero di territori difficili”, mentre “il dibattito è monopolizzato dal Bif&est… Immaginate con le risorse del festival de cinema quanto sport potremmo promuovere a Bari…”.
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rnIl campo sportivo “Francesco Capocasale è la punta di diamante dell’impiantistica a “San Girolamo”, a pochi passi dalla pineta di San Francesco: “Lì c’era un letamaio – racconta Di Summa – e lo abbiamo trasformato in un gioiello. Andrebbe recuperato per il bene comune, con ulteriori interventi”. Da qui lo sguardo sull’impiantistica sportiva barese: “Il nodo è la passata mancata manutenzione: tanti impianti rischiano il collasso. Noi – aggiunge – pur in situazioni difficili, lanciamo il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo investito oltre centomila euro per dotare il Capocasale di pannelli fotovoltaici. La nostra è una impresa ciclopica, una sfida ampia, pericolosa e rischiosa per la compatibilità economica”.
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La storia è nota: “Al bando per il Capocasale – ricostruisce Di Summa – non si era presentato nessuno. Nessun operatore sportivo aveva pensato di cimentarsi su. Ora anche il Bari, con Romeo Paparesta, ha elogiato il nostro lavoro definendo il campo “uno dei più belli in Puglia”.
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I costi per gli utenti? “Venti euro l’ora a squadra di calcio per l’undici e undici. Il palazzetto viene affittato per 16 euro l’ora. Noi apriamo per 365 giorni l’anno. Siamo gli architetti sociali di una città ma le nostre voci di bilancio sono azzerate”, attacca ancora.
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rnIl nodo sicurezza. “Nel Capocasale l’impianto per essere messo in regola ha bisogno di un investimento del comune da centomila euro. Ho presentato questa emergenza anche alla commissione sport in audizione. Li ho informati che manca il documento della sicurezza. Adesso tocca all’amministrazione. Dalle 15 alle 23 gravitano da noi centinaia di giovani e famiglie. Noi garantiamo servizi efficienti, pulizia, acqua calda con risorse minime. Abbiamo il custode e le cooperative di manutenzione verde e pulizie. Ma il Comune non deve lasciarci soli…”.
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@waldganger2000
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