BARI – Era il febbraio del 2015: l’allora preside Carlo De Nitti decise di chiudere i cancelli della succursale del professionale Santarella di Japigia, devastata più volte dai vandali. L’Ufficio scolastico regionale aveva anche investito nella struttura, rimettendola in sesto, ridipingendo le pareti che erano state imbrattate, ristrutturando i bagni rotti. Ma nulla è servito: i teppisti, il degrado e gli abbandoni scolastici hanno avuto la meglio. E tra mille promesse e impegni, alla fine i cancelli del plesso di Japigia si sono chiusi.
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Da allora è passato un anno e la situazione resta invariata. Borderline24 è andata a verificare le condizioni del plesso, lì dove le erbacce stanno crescendo e i lucchetti sbarrano cancelli e aule che dovrebbero invece accogliere studenti e professori.
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La nuova dirigente reggente Irma D’Ambrosio, affiancata dal delegato all’Edilizia scolastica della Città Metropolitana, Vito Lacoppola non vuole arrendersi. E se per quest’anno quel plesso, così importante per Japigia perché rappresenta un vero e proprio presidio di legalità nel quartiere, resterà chiuso, di progetti per il prossimo anno ce ne sono diversi.
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“Purtroppo – spiega la dirigente – si è registrato un calo di alunni nelle iscrizioni ed è per questo che era inutile riaprire quel plesso. Ma non abbiamo intenzione di arrenderci perché conosciamo l’importanza di quel presidio. Abbiamo infatti partecipato ad un progetto che ci permetterà di realizzare all’interno di quell’edificio dei laboratori per l’occupabilità. Lì poi ci sono delle importanti strutture laboratoriali che dobbiamo rimettere in sesto. Inoltre con il nuovo piano di dimensionamento, al Santarella si annetterà la succursale del Majorana di Japigia (con gli indirizzi elettrico, elettrotecnico e audiovisione): questo darà ampio respiro ad una scuola che in passato ha subito tanto. Noi ci auguriamo che il Santarella riacquisti serenità”.
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Dello stesso parere Lacoppola. “Con la preside abbiamo studiato un piano di rilancio – conclude – abbiamo chiesto finanziamenti anche per rendere agibili i laboratori. Quella sede riaprirà”.