La festa del papà nasce nei primi anni del ‘900 e in un secolo di cose ne son cambiate!
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Siamo un po’ abituati a pensare alla mamma come la principale fonte di affetto, cura e protezione nei confronti dei figli e al padre, come colui che si occupa più della parte finanziaria/economica. In realtà il ruolo di padre è sempre più in evoluzione e sempre meno marginale.
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Il papà si presta ad essere parte viva della vita dei suoi figli a partire dall’accompagnarli a scuola, fino a preparare il pranzo e portarli a letto per farli addormentare.
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Anche grazie alla possibilità che danno i social network di condivisione circa i propri pensieri e sentimenti, è possibile assistere sempre più a frasi cariche emotivamente di figli che esprimono i propri sentimenti di affetto nei confronti dei genitori. Ma più che mai, si leggono frasi d’amore di figlie nei confronti dei loro papà. Quando si è piccoline il papà è il nostro eroe, quando si cresce il papà è il nostro principe, colui che rimarrà sempre il nostro “uomo”. Lui che ci ha protette, ci ha amate e guidate. Non è un caso che il partener della nostra vita abbia con alta probabilità tratti somatici o comportamentali del nostro papà. Ma tutto non si “riduce” ad una questione di amore e affetto.
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Più di uno studio, inoltre, dimostra l’influenza positiva che il papà ha sulla vita dei suoi piccoli.
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Avete presente la differenza tra maschietti e femminucce in termini di prudenza? Spesso ci ritroviamo di fronte a figli spericolati e a figlie più attente e prudenti. Bene, questo potrebbe essere dovuto allo zampino del papà. È stato visto infatti che, quando le mamme e i papà assistevano a delle prove di motricità in un percorso ad ostacoli i loro figli, i papà assumevano un atteggiamento diverso nei confronti delle loro figlie a differenza delle mamme che avevano lo stesso atteggiamento nei confronti di maschi e femmine. In particolare i papà erano più attenti e più vicini alle loro bambine. Questo aspetto potrebbe essere a supporto del fatto che i padri sono effettivamente sempre più coinvolti nella vita dei loro figli, diventando tra i principali agenti di socializzazione.
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Ma non solo.. È possibile che i papà possano contribuire all’aumento del quoziente intellettivo dei loro figli e conseguentemente alle prospettive di carriera.
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Uno studio britannico ha riscontrato un QI più alto nei bambini che passano più tempo con i padri. Diversi sono i modi di passare il tempo insieme: leggendo un libro, interagendo tramite attività stimolanti, giocando al parco o svolgendo i compiti insieme.
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Anche per il nostro benessere psicologico e la nostra capacità di affrontare situazioni stressanti potremmo dover dire grazie ai nostri papà. Uno studio di Psicologia dello Sviluppo suggerisce che un forte legame padre-figlio costruito durante l’infanzia può aiutare gli uomini ad affrontare lo stress di tutti i giorni più tardi nella vita. Una spiegazione a questo effetto potrebbe essere che i padri tendono a interagire con i loro figli attraverso giochi che stimolano e sfidano i bambini, contribuendo a sviluppare anche la capacità di problem solving.
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È vero, la mamma è sempre la mamma ma avere un secondo adulto coinvolto durante l’infanzia e la crescita dei figli produce benefici in termini di competenze e abilità che durano per tutta la vita adulta!