BARI – In attesa della delibera predisposta dal sindaco Antonio Decaro che prevede controlli futuri sui nuovi appalti e dipendenti delle aziende municipalizzate, l’amministrazione ha deciso di prendere subito provvedimenti. Passando al setaccio tutti gli elenchi del personale delle aziende e delle ditte che lavorano per il Comune, per individuare eventuali precedenti penali.
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“Ho chiesto al direttore generale – ha spiegato Decaro durante la commissione Trasparenza che si è riunita ieri mattina – di fare partire una verifica nelle aziende e negli appalti del Comune e ho chiesto anche che la stessa verifica venga ripetuta periodicamente. Un pregiudicato può e deve lavorare, ma ci sono alcuni reati che hanno un forte impatto sociale e che di fatto rendono inopportuno il loro impiego nel pubblico o in aziende private che lavorano nel pubblico”.
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A fare suonare il campanello d’allarme il caso dell’assunzione temporanea all’Amiu del boss Franco Diomede. La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta per capire come e perché per otto mesi il capo clan è stato dipendente dell’Amiu (l’azienda lo aveva assorbito da una precedente cooperativa in virtù della clausola sociale) e messo a lavorare nel cuore del rione che aveva tartassato con le richieste estorsive.