Alla fine Novara è il bivio della maturità per il Bari riscopertosi tennista contro la Pro Vercelli: se i pugliesi fanno risultato pieno, il futuro diventa roseo; se frenano il discorso play off si complica ulteriormente. Per questo il tecnico Andrea Camplone ha sintetizzato l’importanza della gara con parole inusuali: “Mi aspetto una partita da uomini veri”.
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Defendi e compagni giocheranno contro una delle migliori formazioni della categoria, tra l’altro in un grande momento di forma: “Il nostro avversario? Il Novara ha superato il periodo nero – ha aggiunto Camplone – ed è stato costruito per fare grandi cose. La società non ha voluto fare voli pindarici o proclami e sta avendo ragione. L’allenatore Baroni sta facendo bene: il suo gruppo sa soffrire e ripartire bene concedendo pochi spazi. Noi dovremo essere concentrati e attenti”.
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Sul piano tattico Camplone potrebbe riproporre l’attacco balisticamente rodato con la Pro Vercelli, con Romizi lucchetto di centrocampo: “Il tridente Maniero-Sansone-Rosina? Può essere riproposto. E’ una questione di mentalità, se c’è sacrificio si può giocare anche con cinque attaccanti. Il campo sintetico? Ci condiziona un pochino, ma dopo 15-20 minuti c’è un assestamento e ci si abitua. la formazione? Non possiamo fare esperimenti abbiamo bisogno di certezze”.
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Out De Luca, Di Noia, Cissokho e Gentsoglou, con Valiani frenato dall’influenza, il Bari, che si è allenato in mattinata prima di partire per Novara, giocherà con Micai tra i pali, Donkor e Gemiti terzini, Di Cesare e Tonucci centrali, a centrocampo Romizi, Defendi e Dezi, in attacco Sansone e Rosina in appoggio al centravanti Maniero.
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@waldganger2000