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Rivoluzione rifiuti, per 50mila baresi comincia il porta a porta

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:04

BARI – Bidoncini colorati “marchiati” per famiglia e un calendario di consegna dei rifiuti differenziati che modificherà radicalmente le abitudini dei baresi. A cominciare dai 50mila abitanti dei quartieri di Palese, Santo Spirito, Marconi, San Girolamo e Fesca che vedranno, entro la fine dell’anno, l’avvio del porta a porta. È stato presentato questa mattina dal sindaco Antonio Decaro, dal presidente del Conai, Roberto De Santis, dall’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli e dal presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano, il nuovo piano di raccolta differenziata che mira, in due anni, ad estendere il porta a porta in tutta la città. Per raggiungere l’obiettivo del 65 per cento di differenziata.

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La città divisa in otto aree

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Il piano, frutto di un continuo confronto tra tutte le parti interessate –  Comune, Amiu e tecnici Conai –  prevede la suddivisione dell’intero territorio comunale in 8 aree omogenee che saranno gradualmente coinvolte nel rispetto della programmazione prevista dal progetto. Primo step per gli abitanti dei quartieri a nord di Bari. Poi toccherà a Stanic e San Paolo, per seguire poi con Bari Vecchia, con Japigia insieme a San Giorgio e Torre a Mare, con le ex frazioni di Carbonara, Ceglie e Loseto, ed ancora con San Pasquale, Carrassi, Picone e Poggiofranco (questa zona sarà divisa in due parti) ed infine Murat, Madonnella e Libertà.

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Come funzionerà il porta a porta

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Nei condomini con meno di otto famiglie saranno consegnati a famiglia bidoncini per la carta, il vetro, l’organico, l’indifferenziato e i rifiuti sanitari (i pannolini ad esempio). Per la plastica ci saranno sempre le buste gialle. Per i condomini più grandi ci saranno i bidoni che saranno sistemati negli spazi interni comuni, anche se comunque le famiglie avranno la dotazione con i contenitori più piccoli. Il materiale costerà solo per la prima fascia di quartieri 900mila euro.  I bidoncini saranno contrassegnati da tag e codici a barre per verificare il corretto conferimento da parte delle famiglie e prevedere eventuali premialità.

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La carta e la plastica si potranno conferire una volta alla settimana, il vetro una volta ogni due settimane, l’organico tre volte, l’indifferenziato due volte, quattro volte i rifiuti sanitari.

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L’intera fase di implementazione del nuovo servizio sarà supportata da Conai, che affiancherà i tecnici del Comune e del gestore del servizio nelle fasi di start up sino all’applicazione del piano a tutta la città. Conai inoltre contribuirà alla realizzazione della campagna di informazione e sensibilizzazione. Infine garantirà, attraverso i Consorzi di Filiera, il ritiro e il successivo avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in acciaio, alluminio, carta, plastica, legno e vetro.

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Costi del servizio, risparmi e tasse

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Attualmente il Comune di Bari spende 125 euro a tonnellata per portare i rifiuti in discarica: il piano del Conai permetterebbe un risparmio di quasi un milione di euro all’anno. Il sindaco Antonio Decaro oggi in conferenza stampa ha parlato chiaro: “È importante capire che questa è l’unica strada percorribile per non incappare nelle sanzioni previste dalla legge per i Comuni che ancora non raggiungono livelli adeguati di percentuale di raccolta differenziata – ha spiegato –  e per arginare i costi del conferimento in discarica, che si attestano sui 125 euro per tonnellata di rifiuto, se vogliamo evitare di aumentare le tasse per i cittadini”. Tasse che, secondo l’amministrazione, potrebbero rimanere invariate. “Cercheremo di evitare l’aumento delle tasse nonostante l’incremento dei costi del servizio – ha continuato Decaro – l’intero piano costa tre milioni di euro di cui un milione e mezzo lo abbiamo già avuto dalla Regione come premialità. Una cosa è certa: se non cominciamo con il porta a porta e lasciamo le cose così come stanno, dovremo necessariamente aumentare le tasse, perché ci sarà l’incremento dell’ecotassa della Regione. Noi senza porta a porta, oltre il 40 per cento non riusciremo ad andare”.

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I commenti

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Il sindaco Antonio Decaro ha parlato di “una vera rivoluzione che entrerà nelle case dei cittadini che saranno chiamati a cambiare strutturalmente le proprie abitudini. Una volta partiti nessuno avrà più scuse”. Saranno aumentati i controlli per sanzionare i cosiddetti “portatori di rifiuti”, ossia tutti quei cittadini residenti nei comuni limitrofi, dove è già in vigore il sistema di raccolta porta a porta, che abbandonano l’immondizia a Bari quando arrivano in città per lavoro o per altri motivi: già sulle complanari della statale nella zona sud e su via Bitritto sono stati eliminati i cassonetti stradali. “L’amministrazione sta inoltre valutando insieme all’Amiu – ha concluso – la possibilità di migliorare gradualmente il servizio di spazzamento anche nei quartieri periferici, automatizzando l’attività, come accade già nel centro cittadino, e di combattere in maniera più incisiva il fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti ingombranti”.

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“L’obiettivo del porta a porta  – ha spiegato l’assessore Petruzzelli – è  importante e siamo consapevoli di dover fare un lavoro di informazione e sensibilizzazione più capillare e pervasivo. Per questo con l’Università degli studi di Bari stiamo sottoscrivendo un protocollo d’intesa che prevede il coinvolgimento e la formazione degli studenti del corso di laurea di Scienze ambientali e di Scienze della comunicazione che avranno il ruolo di facilitatori nella fase di avvio del servizio, sensibilizzando i cittadini ed aiutandoli a correggere i comportamenti sbagliati”.

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“La collaborazione con Conai ha portato a un piano di raccolta porta a porta ambizioso – conferma il presidente dell’Amiu Gianfranco Grandaliano -. Stiamo lavorando in sinergia per passare, nei tempi stabiliti, dalla pianificazione all’attuazione nel miglior modo possibile e senza disagi per i cittadini”.

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 “La predisposizione del piano esecutivo per la gestione dei rifiuti nella città di Bari, rappresenta un ulteriore tassello dell’impegno di Conai per lo sviluppo della raccolta differenziata di qualità in una delle più importanti realtà urbane del Sud Italia”, ha commentato Roberto De Santis, presidente di Conai.

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