BARI – Entro giugno torneranno gli operai nel Piccinni. Il Comune ha proceduto all’aggiudicazione provvisoria dei lavori del secondo stralcio della ristrutturazione del teatro. La gara è stata aggiudicata alla Ati Athanor Consorzio Stabile di Bari & Galante Restauri di Mola di Bari con il ribasso del 15,33 per cento. Nei prossimi giorni quindi si procederà alle verifiche documentali propedeutiche all’aggiudicazione definitiva, a cui seguirà la firma del contratto e l’inizio dei lavori, previsto entro il prossimo mese di giugno.
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Gli interventi, che permetteranno di riaprire parzialmente il teatro, dureranno 400 giorni: la fine del cantiere è fissata a dicembre 2017. Il nuovo appalto prevede la ristrutturazione della platea (290 posti), dei tre palchi del primo ordine riservati ai disabili (15 posti) e di altri nove palchi del primo ordine (45 posti) che non erano stati previsti nel capitolato, ma che sono stati offerti come migliorie dall’impresa. I lavori che sono stati aggiudicati oggi permetteranno inoltre di rendere accessibile il foyer, il palcoscenico, i camerini e tutti i servizi di distribuzione (corridoi, scale, ascensori) e quelli per il pubblico. Il Piccinni sarà completato però solo con il terzo stralcio i cui lavori interesseranno i restanti palchi (fino ad arrivare alla capienza complessiva di 775 posti), la zona delle scenografie e le rifiniture.
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Le reazioni
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“Nel 2018 i baresi potranno tornare nel Piccini per assistere a uno spettacolo – annuncia l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso -. Con il completamento della ristrutturazione e del restauro anche del secondo stralcio, per il quale sono stati stanziati 5 milioni di euro, avremo l’agibilità parziale del teatro”.
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“Stiamo procedendo speditamente secondo il calendario previsto dal finanziamento regionale – spiega il sindaco Antonio Decaro – che prevedeva la firma del contratto entro il mese di giugno, data in cui noi speriamo di riuscire ad avviare già i lavori. Il nostro obiettivo è quello di completare il restauro dell’intero teatro entro la fine del mandato. Al termine della legislatura vorremmo consegnare alla città due splendidi teatri, il Piccinni e il Margherita, completamente ristrutturati e fruibili, che possano essere parte di una programmazione culturale a 360 gradi con il Petruzzelli”.
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La storia e i restauri infiniti
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Il Piccinni, aperto nel 1854, ha subito diverse fasi di restauro. Dopo anni di allarmi, legati alla scarsa sicurezza del teatro (basti pensare che gli spettacoli potevano tenersi solo alla presenza dei vigili del fuoco) nel 2011 sono cominciati i lavori del primo stralcio che si dovevano concludere dopo due anni, ma si sono accumulati ritardi, dovuti anche al ritrovamento di scheletri nel sottosuolo e a questioni burocratiche. Alla fine sono terminati nel 2015. Ora tocca al secondo stralcio.