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Sentirsi “Cittadino del mondo – Naz”: il docufilm sulla Bari dell’integrazione

Pubblicato da: Michele De Feudis | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:03

“Naz è una parola che indica come ci sente felici quando si è amati incondizionatamente. Quest’opera vuole spingere il pubblico a guardare una parte della nostra umanità negli occhi degli altri”: così Blaise Essoua ha presentato la sua opera prima, la docu-fiction “Cittadino del Mondo – Naz”. La docu-fiction sarà proiettata in anteprima oggi, 17 marzo, al multisala ShowVille e poi, per il grande pubblico, nelle serata del 18-19-20 marzo al Cinema Esedra di Bari: vuole rappresentare un tributo a Bari come città dell’accoglienza.

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Il nuovo progetto visivo è stato presentato nella sala Giunta del Comune di Bari dal regista e dal professore di filosofia del Linguaggio dell’Università degli Studi di Bari Augusto Ponzio (tra gli ispiratori dell’opera). Hanno partecipato anche l’assessore alle Politiche Giovanili, Paola Romano, la consigliera comunale Alessandra Anaclerio  e il presidente del Secondo Municipio, Andrea Dammacco.

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Cittadino del Mondo – Naz è una docu-fiction prodotta da TaLands (Talenti di tutte le terre), in parte finanziata dalle Fondazioni Migrantes e Nigrizia: il monologo iniziale è firmato e recitato dallo scrittore Erri De Luca.

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“Il progetto Cittadino del Mondo – Naz ha come scopo principale quello di spingerci a guardare una parte della nostra umanità negli occhi degli altri. – ha detto il regista, Blaise Essoua – Se noi riusciamo a fare questo passo, che assomiglia al passo dell’incontro, troveremo che non esiste una differenza che non può essere superata”.

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Il film dura novanta minuti e si divide in due parti. La prima raccoglie le storie di cittadini provenienti dai 5 continenti che hanno deciso di vivere a Bari, dando il proprio contributo per il miglioramento della società. Filo conduttore fra questi racconti è una bambina mulatta, rappresentata nell’immagine di copertina, che colora i cinque continenti. La seconda parte, invece, è un dialogo sui temi dell’integrazione con le testimonianze di don Gianni de Robertis, responsabile Migrantes Bari, Nichi Vendola, statista, Augusto Ponzio e Gaetano Dammacco, docenti universitari, padre Ottavio Raimondo, missionario comboniano.

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