BARI – Un sequestro conservativo di un milione di euro è stato disposto dal Tribunale di Bari nei confronti di cinque imputati, fra di loro anche i costruttori baresi Michele e Giuseppe Rubino, per un incidente mortale sul lavoro avvenuto in un cantiere edile a Gravina in Puglia il 12 giugno 2013.rnI cinque imputati rispondono di omicidio colposo per aver violato le norme sulla sicurezza sul lavoro causando, così, indirettamente la morte dell’operaio 57enne Raffaele Pacucci. Stando alla ricostruzione fatta dagli investigatori, coordinati dal pm Fabio Buquicchio, l’operaio stava montando pannelli sulla copertura della tettoia del cantiere, quando è caduto dall’impalcatura, senza cintura di sicurezza o altro tipo di protezioni, morendo sul colpo. Oltre ai due costruttori sono imputati anche il responsabile del cantiere, il progettista e, per la responsabilità amministrativa degli enti, la società “MG Costruzioni” srl. Il processo dinanzi al giudice monocratico Chiara Civitano è iniziato nelle scorse settimane e, su richiesta dei familiari della vittima, costituiti parte civile, il Tribunale ha sequestrato beni per 1 milione di euro. “Rilevato che gli imputati sono sprovvisti di copertura assicurativa – è spiegato nel provvedimento – e che taluni hanno già compiuto atti giuridici idonei a pregiudicare le ragioni creditorie” con “la dispersione dei beni da assoggettare a procedura esecutiva”, c’è il “timore che nel tempo occorrente per far valere il loro diritto (i parenti della vittima, ndr) le garanzie del credito possano disperdersi”. Il sequestro conservativo è stato impugnato dinanzi al Tribunale di Riesame con udienza fissata per il prossimo 17 marzo.
Un operaio morì nel cantiere, il giudice sequestra 1 milione ai costruttori
Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:03
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