Quando è stato il momento in cui ti sei detto “questo è il lavoro, la passione che voglio portare avanti”?
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Durante una delle mie prime esibizioni, era un matrimonio, accogliere gli sposi e vederli commossi mi ha scaturito una grande gratificazione. Questo mix di emozioni è difficile da trovare in un lavoro qualsiasi ed è per questo che ho scelto di portare avanti la mia passione.
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Qual’è il tuo rapporto con i tuoi strumenti?
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Il rapporto che si crea con questi strani strumenti è strettamente personale, il feeling diventa indissolubile, sono pezzi di legno che si aggiungono al tuo corpo, il prolungamento delle tue gambe.
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Esiste un feeling particolare?
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Andare sui trampoli è il mezzo per distaccarsi dalla realtà, guardare il mondo da un’altra prospettiva e interpretare ogni volta ruoli differenti.
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Qual’è la tua filosofia, il tuo personale modo di vedere il mondo che quotidianamente riporti nel tuo lavoro?
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No, è stato un crescendo di interesse e sperimentazione.
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C’è stato un momento nella tua storia personale, in cui hai dovuto rimetterti in gioco completamente, ricominciare e rivoluzionare il tuo modo di vedere la tua passione?
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Nel momento in cui ho ricevuto piacevoli complimenti da colleghi che ritengo professionisti.
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Quando è stato il momento, quel singolo istante in cui ti sei detto per la prima volta “Forse ce la sto facendo davvero”?
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Mi piacerebbe molto poter collaborare con un’ organizzazione di arti circensi.
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Qual è il tuo personale obiettivo da raggiungere entro un anno da oggi?… e qual è il tuo obiettivo fisso, quello che ogni volta ricordi a te stesso?
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Mi alleno costantemente per riuscire ad eseguire performance più complesse e regalare emozioni sempre più forti.
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Vivi un rapporto particolare con i luoghi in cui hai lavorato? Esistono luoghi dove sei riuscito a sviluppare al meglio la tua passione?
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Il bello di questo lavoro è quello di potersi esibire in diversi spazi, mi sento più coinvolto e libero nelle parate e nelle serate in discoteca.
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Come vivi il tuo rapporto con i social? Li sopporti o diventano stimolo?rnRitengo che i social attualmente siano il mezzo con cui è più facile farsi conoscere infatti regolarmente rendo pubbliche le foto delle mie esibizioni.
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Credi che ad oggi ci siano luoghi ed eventi di confronto per il tuo lavoro?
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Si, ho partecipato a diverse manifestazioni in cui ho potuto confrontarmi con altri artisti ma spero che crescano le possibilità per far conoscere e apprezzare quest’arte.
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La passione che sviluppi ha un suo proprio linguaggio specifico? Nel tempo son stati creati siti internet dove potremmo curiosare e provare ad entrare nel tuo mondo?
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La passione che porto dentro è un’ arte antica ma ancora attuale, creata attraverso la simbiosi del corpo con pezzi di legno. Si tratta di un linguaggio corporeo difficile da immortalare in una foto ma per farvi un’ idea, potete curiosare sul mio profilo Facebook e Instagram.
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Se un ragazzo di oggi decidesse di intraprendere la tua strada, cosa consiglieresti?Accetteresti apprendisti?
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Sarebbe solo un piacere accettare apprendisti ai quali tramandare quest’arte per far si che continui ad esistere; consiglierei di non arrendersi alle prime difficoltà che, in un modo o nell’altro, si percepiscono ai primi passi.
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