https://youtu.be/0O3kI0DT8T0rn
BARI – Ventiquattro arresti per droga e perquisizioni a Bitetto all’alba. Maxi operazione di 150 carabinieri, supportati da un elicottero e da unità cinofile antidroga: in carcere 19 persone, 5 ai domiciliari. Ad essere colpita è stata un’associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti del clan Zonno di Toritto.
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Le indagini, condotte dalla compagnia di Modugno, sono cominciate nel 2013, dopo un duplice tentato omicidio a Grumo Appula, ai danni di Giuseppe Leone e Giuseppe Lacasella. In quell’occasione i militari, oltre a far emergere le responsabilità dell’agguato, scoprirono una florida attività di spaccio di stupefacenti, nel vicino comune di Bitetto, tra cocaina e hashish che vedeva coinvolti anche minorenni e donne. Proprio dalle intercettazioni ambientali sono emersi chiari i confini di una fiorente attività di spaccio. Grazie a sequestri, pedinamenti e testimonianze di giovanissimi che acquistavano la droga, i carabinieri hanno così ricostruito l’organigramma dell’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
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Le droghe, come emerso nel corso delle intercettazioni telefoniche, venivano citate dagli indagati con parole criptiche e frasi illogiche, nel tentativo di far sviare le indagini dal commercio illegale: “scendi il coso piccolo e mettilo nel coso bianco; vieni al “paciotto” con la cosa grossa; si, due pacchi, il motore lo devi pagare in contanti; quelle due mutande celesti; la canottiera bianca; complimenti è buona la birra; quanti panzerotti vuoi? “.
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La forza del gruppo criminale era data anche dalla disponibilità di armi, così come riscontrato lo scorso 20 febbraio, quando ad uno degli indagati furono trovate una novantina di munizioni di vario calibro. Durante le indagini, l’organizzazione pianificò un attentato nei confronti delle forze dell’ordine: l’incendio dell’auto del comandante pro tempore della stazione dei carabinieri di Bitetto, la notte del 23 maggio 2014, in via Mascagni.
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