Apprendiamo quanto segnalato dal Dr. Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei Medici di Bari, che sottolinea come esista una “nuova questione meridionale” della Sanità pugliese, e con rammarico confermiamo che il tema sollevato dal Dr. Anelli sia quanto mai rilevante.
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È reale la condizione di “fatica” con la quale i medici della nostra Regione sono costretti ad operare. In particolare, i medici universitari che operano nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari riescono a mantenere servizi clinici e prestazioni sanitarie di altissimo livello, lavorando con passione e dedizione, e spesso con orari eccessivi, dovuti alle croniche carenze strutturali e di personale. L’attività assistenziale qualificata si svolge in parallelo con la ricerca clinico-traslazionale con collaborazioni scientifiche nazionali ed internazionali che hanno portato a numerosi risultati scientifici d’eccellenza: vari docenti della Facoltà Medica dell’Università di Bari sono presenti nella classifica dei “Top ItalianScientists”).
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Si ricorda, infatti, come vari docenti medici siano responsabili di finanziamenti nazionali ed internazionali per la ricerca scientifica, generalmente erogati con progetti PRIN, progetti europei e Charities. Alcuni esempi possono essere riconosciuti nell’unità operativa di Cardiochirurgia, unico centro regionale a praticare il trapianto di cuore, unità che annovera circa 600 interventi all’anno, i Centri Trapianto di Fegato e di Rene, l’unità operativa di Oculistica, l’unità operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, l’unità operativa di nefrologia, l’unità di Oncoematologia e trapianto di midollo, l’unità di Oncologia, l’Endocrinologia, le unità Medicina Interna e di Chirurgia, ed altre, nonché i Centri per lo studio e la cura delle Malattie Rare che svolgono un’attività clinico-assistenziale e di ricerca fondamentale e assidua.
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Parlando di Sanità, ci si rende conto che è uno degli ambiti più delicati della salute dell’uomo; la Sanità non viene alla ribalta delle cronache se non quando si deve parlare di esempi negativi, legati ad episodi limite. I medici pugliesi cercano di assolvere al proprio dovere medico ed assistenziale con le ristrettezze della Sanità meridionale, cercando di dare risposte adeguate e di elevato livello a uomini e donne che necessitano di assistenza e cure particolari. I medici universitari sono la dimostrazione di come per fare Medicina clinica applicata sia necessario soprattutto amare questo valore, il senso di umanità e di solidarietà che questo rappresenta. Purtroppo, molti di loro sentono ripetersi frasi come: “ma chi te lo fa fare?” o “perché resti ancora qui?”. Restano perché credono che anche nella propria terra è possibile fare qualcosa di importante per assicurare cure mediche dignitose ed efficaci. Questo vogliono medici. Alla politica il dovere di attuare quanto è necessario.
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Prof. Angelo Vacca