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“L’Edificio della Memoria”

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:02

Giovanni Impastato, fondatore della “Casa memoria di Felicia e Peppino Impastato”, incontra gli studenti del progetto regionale L’Edificio della Memoria, organizzato dai magistrati Marco Guida e Lilli Arbore e Giancarlo Visitilli, presidente della cooperativa I bambini di Truffaut, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Bari, Regione Puglia, Comune di Bari – assessorato alle Politiche giovanili, e l’istituzione regionale Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

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Sono passati 38 anni dalla notte in cui il corpo di Peppino Impastato è stato ritrovato dilaniato da una carica di tritolo sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani. Da quel giorno per Giovanni Impastato è iniziata una missione per la diffusione della legalità in memoria di suo fratello maggiore, giornalista e attivista di sinistra, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 in Sicilia, a Cinisi.

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Impastato parlerà di legalità e della sua esperienza personale nella lotta contro la mafia a Foggia venerdì 11 marzo, ore 10, all’Istituto Tecnico Economico “Pascal”. Intervengono Sasy Spinelli, referente coordinamento provinciale Libera, Cristina Cucci, presidente Associazione Antiracket, Luigi Miccoli, avvocato e Maria Tirone, prefetto di Foggia. Oltre agli studenti del Pascal ci sarà anche una delegazione degli studenti del liceo scientifico Alessandro Volta.rnNel pomeriggio di venerdì 11 marzo, alle ore 18.30, Impastato si sposterà a Bari per un incontro nell’Istituto Salesiano Redentore con don Francesco Preite, direttore dell’Opera salesiana di Bari e Giancarlo Visitilli, giornalista “La Repubblica” e presidente della Cooperativa Sociale “I bambini di Truffaut”, interviene anche Paola Romano, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bari.

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Sabato 12 marzo, alle ore 9.30, Impastato incontrerà tutti gli studenti delle scuole di Bari e provincia coinvolti nel progetto L’Edificio della Memoria al liceo scientifico “Salvemini” di Bari.  All’incontro, dal titolo “Felicia: mia madre”, parteciperanno la dirigente Scolastica Tina Gesmundo, l’Ordine degli Avvocati di Bari, l’associazione Giovanni Falcone, l’associazione Adusbef e la cooperativa sociale “Unsolomondo”. Angela Iurilli, attrice e regista teatrale, leggerà brani tratti dagli scritti di mamma Felicia, madre di Giovanni e Peppino Impastato.rnModera Annamaria Ferretti, direttore Ilikepuglia.

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Quest’anno L’Edificio della Memoria ha fatto una scelta mirata per quanto riguarda i suoi ospiti: chiamare, o nel caso di Giovanni Impastato, richiamare testimoni credibili, che avessero un impatto emotivo per un’importante ricaduta educativa, rispetto ai processi di legalità. Giovanni Impastato, fratello di un uomo che ha fatto talmente tanto da essere oggi un esempio credibile per milioni di ragazzi e ragazze, ci insegna a muoverci con le nostre gambe per realizzare una via comune di giustizia, piuttosto che fermarci solo a lezioni teoriche, nelle nostre aule scolastiche, universitarie e sugli altari di ogni sorta, spiega Giancarlo Visitilli, ideatore del progetto assieme ai magistrati Marco Guida e Lilli Arbore. 

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L’Edificio della Memoria, giunto alla quinta edizione,  è il progetto pilota della Regione Puglia – sezione Sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia sociale- sulla legalità nelle scuole. Il progetto partito a settembre del 2015 coinvolge oltre 400 studenti di quattordici scuole pugliesi, da Foggia a Lecce: i licei Flacco, Salvemini e Marco Polo, gli istituti Romanazzi, Bianchi Dottula e Santomauro di Bari; la scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri e l’Istituto Tommaso Fiore di Modugno; l’istituto Pietro Sette di Santeramo in Colle; l’istituto Ferraris di Molfetta; la scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri di Casamassima; l’istituto Blaise Pascal e il liceo Alessandro Volta di Foggia; il liceo Cosimo De Giorgi di Lecce.

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Gli studenti stanno incontrando a scuola testimoni diretti della storia recente e sono coinvolti attivamente, con la guida di tutor (magistrati e giornalisti), nella produzione di inchieste, corti cinematografici, racconti e rappresentazioni teatrali. Alla fine di un percorso che li porta a conoscere la “storia del presente”.

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