Trecento professionisti, giovani studenti, tanti accademici; esponenti della politica e della cultura, dirigenti di movimenti giovanili di centrodestra come “Il Muro”. Lunedì sera nell’aula magna dell’Università di Bari, per il dibattito con il manager pubblico Paolo Verri e il rettore Antonio Uricchio, si è riunito uno spezzone di società civile moderata e di centrodestra da tempo restia all’impegno nello spazio pubblico. Animatori di questo ritorno sulla scena dell’anima cattolica e riformista della borghesia barese sono stati il deputato Antonio Distaso, dei Conservatori e Riformisti, e Ignazio Lagrotta, avvocato e docente universitario, nonché presidente del sodalizio “Il Confronto”, promotore dell’evento.
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rnIl tema – “Marketing territoriale e sviluppo urbano” – è stato indovinato, le relazioni di Uricchio e Verri (l’intellettuale comunitarista che ha segnato virtuosamente il successo di Matera 2019) eccellenti, ma ancora più efficace è stata la scelta di immaginare con l’associazione un percorso verso Bari 2066 in nome di una ricerca di visione complessa e articolata, opzione che la politica cittadina di corto respiro spesso trascura. In platea, accanto a Distaso, c’era anche il professore Gaetano Piepoli, deputato del Centro democratico, il preside Luigi Di Comite, l’avvocato Vicky De Martino (primo dei non eletti nella lista di Forza Italia con oltre mille preferenze), il professor Lino Viola (già componente del cda dell’Università di Bari), l’avvocato liberale Emilio Toma, gli accademici Paolo Stefanì (diritto ecclesiastico), Claudio Garavelli (Politecnico), Mariagrazia Nacci (diritto pubblico), Ferdinando Parente (diritto privato), Piero Logroscino, giovane ordinario di diritto costituzionale, oltre al presidente del dipartimento di Economia Vittorio Dell’Atti.
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Se queste sono le premesse, e con un programma di incontri che proseguirà con la stessa raffinatezza di interlocutori e temi, “Il Confronto” potrebbe candidarsi ad assolvere il ruolo svolto da “Città plurale” per la sinistra, superando la litigiosità endemica delle forze di opposizione baresi: diventare un luogo di elaborazione di idee di governo e di selezione di classe dirigente per il fronte moderato (che ha assoluto bisogno di nuovi innesti).
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@waldganger2000