La tendopoli istituzionale sarà chiusa. Lo hanno annunciato il sindaco Antonio Decaro e l’assessore al Welfare Francesca Bottalico nel corso di una assemblea dei migranti. Troppe le denunce e le segnalazioni per le condizioni strutturali ed igienico sanitarie al limite del consentito. La struttura individuata per accogliere i migranti (a Palese) resterà aperta per tutta la giornata e potrà essere autogestita in concerto con il gestore/proprietario dell’immobile. Quindi non si tratterà di un dormitorio solo per pernottare. Il Comune ha promesso inoltre che sarà solo una soluzione temporanea. Il tempo necessario, cioè, a individuare un immobile pubblico in disuso da recuperare, come avvenuto con villa Roth. I migranti – nel corso dell’assemblea – hanno chiesto inoltre la firma di un protocollo con il Comune affinché diventi ufficiale quello che è stato concordato solo verbalmente.
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“Per noi partecipare ad un’assemblea dei migranti dell’ex set ed osservare la loro tenacia e capacità di discussione collettiva, il rapporto che sono in grado di intraprendere alla pari con le Istituzioni – ha dichiarato il portavoce di “Rivoltiamo la Precarietà” – dimostra quanto sia sbagliato ridurre i migranti a semplici e passivi utenti di servizi”.
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“Come collettivo – ha concluso – conoscendo e supportando i rifugiati politici dell’ex set da quando sono arrivati nel Cara di Bari-Palese nella primavera del 2011, continueremo in forma volontaria e del tutto autofinanziata a sostenerli affinché possano il prima possibile sistemarsi in un’abitazione dignitosa. Da anni collaboriamo insieme a loro e sviluppiamo progetti comuni anche con altre associazioni e realtà cittadine; da anni ci sosteniamo reciprocamente di fronte alle difficoltà lavorative e di vita quotidiane che ormai ci accomunano, a prescindere dalla nazionalità di provenienza o dal colore della pelle. Ed è anche per questo che una soluzione positiva di questa vertenza non può che renderci felici”