“Nel pieno dibattito sulle ‘unioni civili’, sul figlio ad ogni costo, sulla ‘maternità surrogata’ e sul ‘caso Vendola’, i Medici Cattolici Italiani intendono sottolineare l’assoluto rispetto per la dignita’ della vita che nasce”: sulla paternità di Nichi Vendola ed Ed Testa in California con l’utero in affitto è intervenuto il presidente Nazionale dell’ Associazione Medici Cattolici Italiani, il professore e ginecologo Filippo Maria Boscia.
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“Senza demonizzare alcuna persona, i medici cattolici evidenziano che ogni modo sostitutivo e unilaterale di intendere la riproduzione va a schiacciare le armonie biologiche che la natura ci ha concesso; va ad infrangere ogni armonica complementarietà che vede la donna fecondata aprirsi alla vita, ‘nel nome del padre’ e ‘nel nome della madre’. E’ intollerabile che il diritto al figlio venga celebrato prima di tutto, oscurando lo sfruttamento delle donne e volutamente ignorando il destino dei piu’ piccoli, innocenti senza voce”.
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Così conclude Boscia: “In questa nostra modernita’, che ha perso ogni riferimento etico, in questo mondo di esaltazione dei diritti dei piu’ forti, l’unico soggetto ferito ma senza reali diritti è il più piccolo dei piccoli. Credo che dobbiamo riflettere molto, direi moltissimo e seriamente, su queste problematiche e su queste forme perverse dell’amore. Forse la più grande forma d’amore, di un amore certamente molto sofferto e per questo più prezioso, potrebbe essere proprio la rinunzia ad un figlio ad ogni costo”.