Gli uccelli sono spesso dei navigatori molto precisi, ma una nuova ricerca suggerisce che altri animali inclusi cani, volpi e orsi potrebbero avere le stesse molecole nei loro occhi – ciò significherebbe che anche loro, potenzialmente, hanno l’abilità di percepire campi magnetici.
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La ricerca, condotta dal Max Planck Institute e pubblicata nel Nature Scientific Reports, ha rivelato che animali, inclusi “cani, lupi, orsi, volpi, orango-tango e macachi”, posseggono la molecola cryptochrome 1a nella loro retina.
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La ricerca non significa semplicemente che gli animali possono percepire i campi magnetici come gli uccelli, ma il team ha notato che è presente nello stesso punto — identificato nella sezione che va dal segmento esterno presente negli occhi dei mammiferi blu ai fotorecettori cono sensibili ai raggi UV — come in molti volatili.
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Negli uccelli, la molecola è attivata dai campi magnetici, il che consente loro di volare con così tanta precisione. Questa condizione potrebbe suggerire che anche altri animali possono muoversi nella stessa maniera.
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Alcuni animali mostrano chiaramente segnali dell’essere influenzati dai campi magnetici, riporta il team.
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“Le volpi, ad esempio, hanno dimostrato di riuscire a condurre attacchi migliori nei confronti dei topi, quando si avventano su di loro in direzione nord-est”, ha spiegato Christine Nießner, una delle scienziate che ha studiato il caso.
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Il team ci tiene a sottolineare che la sola presenza della molecola non può indicare che un qualsiasi animale può percepire campi magnetici — fa parte di un gruppo più ampio di molecole che aiuta a regolare i ritmi circadiani legati al sonno. Ma sono fiduciosi nel ritenere che la ricerca consentirà una migliore comprensione della loro percezione magnetica.
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“Molte domande rimangono ancora prive di risposta nella ricerca sul senso magnetico. Studi futuri dovranno rivelare se il criptocromo 1 nei coni blu è anche parte di un senso magnetico nei mammiferi o se questo soddisfi altre attività nella retina”, hanno scritto.
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fonte: wired.co.uk