BARI – Esplode il caso della casa di riposo Ex Onpi. A protestare davanti a Palazzo di città sono 48 dipendenti con il Sindacato della Ugl che contestano al Comune di aver affidato 6 di loro al servizio di guardiania (con un trattamento contrattuale peggiore) e gli altri 42 ad una società siciliana. Tutto questo senza un criterio. Non solo. La società siciliana vincitrice della gara d’appalto e alla quale saranno affidati gli altri dipendenti Ex Onpi, è capeggiata da Giuseppe Busacca, arrestato lo scorso anno nell’ambito dell’inchiesta “Patti& Affari” per frode, corruzione, concussione e truffa aggravata.
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La denuncia di una “vicenda inspiegabile”, arriva dal consigliere di centrodestra Irma Melini che tuona: “Il comune di Bari dovrebbe essere più accorto nelle scelte che fa. Solo qualche giorno fa, la Procura di Bari ha aperto un’inchiesta per l’assunzione in Amiu del boss Francesco Diomede”. “Singolare – prosegue la Melini – è che la sola Società partecipata Amgas spa si sia dotata in questi anni di un protocollo di legalità, anche sottoscritto con la Prefettura di Bari, più un rating di legalità certificato dall’Anac, che garantisce maggiori vincoli a tutela proprio del Pubblico rispetto alle aziende colpevoli o presunte colpevoli di reati contro la Pubblica amministrazione”.
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