Armi cariche e pronte a essere utilizzate nelle mani dei clan. Dopo il fucile mitragliatore Kalashnikov con 19 cartucce, trovato in casa di Giovanni De Benedictis, in via Granieri, una pistola trovata in un’intercapedine del sottoscala di una palazzina della stessa via, una pistola con matricola abrasa e carica con 12 cartucce trovata indosso ad Alessandro Lovreglio, una pistola scovata nel vano ascensore di una palazzina di via Bruno Buozzi, i militari hanno passato al setaccio l’intero quartiere con controlli e perquisizioni.
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Durante una perquisizione domiciliare hanno trovato una pistola completa di caricatore imbottito di cartucce. Questa volta a detenerla era un insospettabile. Si tratta di Giovanni Malanga, 39enne residente in viale delle Regioni. L’arma – con 6 colpi in canna – è stata trovata nell’armadio della camera da letto, nascosta tra gli abiti e avvolta in una busta della spesa. L’uomo è stato arrestato mentre sull’arma sono in corso accertamenti tecnico-balistici, della Sezione Investigazioni Scientifiche, finalizzati a stabilirne l’eventuale utilizzo nei recenti eventi delittuosi verificatisi nella zona.
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