BARI – Dalla pineta di San Francesco all’ex caserma Rossani passando per semplici porzioni di marciapiede. La giunta comunale approva l’elenco dei primi beni messi a disposizione dei cittadini per un’eventuale “adozione”. Lo prevede il regolamento sui beni comuni, approvato su proposta dell’assessore al Patrimonio Vincenzo Brandi, e che sancisce un vero e proprio “patto di cittadinanza” tra l’amministrazione pubblica e i baresi, per consentire loro l’adozione e la cura di immobili o piccoli pezzi di città – strade, marciapiedi, aiuole, giardini – per attivare servizi di pubblica utilità. Possono proporre progetti di adozione sia singoli cittadini sia associazioni o per esempio condomini. Il Comune offrirà loro una serie di agevolazioni, anche dal punto di vista burocratico.
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Nell’elenco compaiono diversi immobili come i locali adiacenti la chiesa di Sant’Antonio, la pineta di San Francesco, l’ex Caserma Rossani e vari locali a San Pio, a Catino, nell’ex caserma Guadagni, nel giardino Bucci, in via Troisi ed ancora l’ex masseria Borracci, l’Arena ex Moderno, l’ex campo sportivo di Catino e diversi terreni agricoli.
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“Nell’elenco redatto dalla ripartizione Patrimonio ho chiesto esplicitamente che fossero inseriti tutti i locali di proprietà comunale ubicati nel quartiere San Pio – spiega il sindaco Antonio Decaro-. Come avevo annunciato qualche giorno fa a margine di alcuni sopralluoghi, affideremo alle associazioni già presenti sul territorio e a quelle di nuova costituzione gli immobili adiacenti all’attuale sede dell’Accademia del cinema e i locali che si affacciano su piazzetta Eleonora, dove alcune realtà stanno elaborando un progetto di dispensa sociale”.
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Già ieri alcuni tecnici di una azienda privata, coinvolta dall’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli, hanno effettuato un sopralluogo nel campo di calcio che si trova nella parte interna dell’area dell’Accademia del cinema, per fare una stima dei costi per l’intervento di riqualificazione. “Per noi – aggiunge Decaro – San Pio deve essere il quartiere laboratorio dove sperimentare la ricetta della legalità con le armi innocue dei cittadini per bene”.
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“Questa è solo una prima versione dell’elenco di aree delle quali vogliamo affidare la cura ai cittadini – spiega l’assessore al Patrimonio Vincenzo Brandi -. In contemporanea con gli affidamenti di San Pio, porremo massima attenzione sugli spazi insistenti nella zona di Catino tra cui l’ex campo sportivo e il pluriuso che dovranno tornare, ad essere luoghi di aggregazione indispensabili per i cittadini del quartiere, mettendoli in condizione di viveri luoghi destinati alla cultura ed allo sport. Questa è una prima sperimentazione del regolamento che deve diventare uno strumento a regime per l’amministrazione e i cittadini che possono e devono essere protagonisti delle attività di questa città e della cura dei nostri beni pubblici. Siamo convinti che con questo percorso saranno i cittadini in persona le nostre telecamere contro il vandalismo e l’incuria”. E proprio ieri, ancora prima di essere inaugurati, sono stati distrutti dai teppisti i giochi all’interno della pineta di San Francesco.
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