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BARI – Sono stati fermati con pistole con colpo in canna, passamontagna, giubbotto antiproiettile e guanti in lattice. È successo a Binetto, dove i carabinieri hanno arrestato i pregiudicati baresi Michele Miccoli, di 35 anni, Giovanni Lamparelli, di 27 e Giuseppe Schino di 33, accusati, in concorso, di ricettazione, porto e detenzione illegale di arma comune da sparo clandestina.
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I tre sono stati fermati dai militari mentre scendevano da un’auto rubata. Immobilizzati e perquisiti, i componenti del gruppo indossavano tutti passamontagna e guanti in lattice. Il 35enne e il 27enne, inoltre, impugnavano una pistola con colpo in canna, mentre solo il più grande dei tre è stato trovato con indosso un giubbetto antiproiettile. Miccoli, inoltre, elemento di spicco nel clan mafioso degli Strisciuglio (già condannato a 8 anni di reclusione nell’ambito dell’indagine “Libertà”), era ricercato dai militari perché evaso dagli arresti domiciliari una decina di giorni fa. Dovrà quindi rispondere anche del delitto di evasione.
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Al Lamparelli invece, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Bari, verranno contestate anche le numerose violazioni delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria. I tre, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati trasferiti in carcere. Le armi, sequestrate, verranno sottoposte ad accertamenti tecnico-balistici da parte dei carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche finalizzati a verificare l’eventuale impiego nella commissione dei recenti fatti di sangue verificatisi nel capoluogo.