BARI – È stata presentata a Palazzo di Città la prima edizione del premio “Pinuccio Tatarella per la saggistica politica”, promosso e sostenuto da Comune di Bari – assessorato alle Culture – dalla Regione Puglia e dall’Università degli Studi Aldo Moro, in collaborazione con la fondazione Tatarella.
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Il vincitore del premio sarà designato dal pubblico presente alla serata finale di questa prima edizione, che si terrà il prossimo 22 maggio nel teatro Petruzzelli. Dopo l’indicazione dei titoli di saggistica politica che i lettori potranno inviare entro il 4 marzo all’indirizzo mail segreteriapremiotatarella2016@gmail.com, sarà il comitato dei promotori a scegliere i 21 libri che resteranno in gara. In seguito, la giuria composta da sette giornalisti di testate nazionali – Corrado Augias (la Repubblica), Marcello Masi (direttore Tg2), Salvatore Merlo (Il Foglio), Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano), Flavia Perina (Adn Kronos), Gennaro Sangiuliano (Rai 1) e Paolo Valentino (Il Corriere della Sera) – deciderà quali saranno i tre saggi finalisti.
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“Sono contento – ha esordito il sindaco Antonio Decaro – di poter rendere omaggio, con una nuova storia, alla memoria e al lavoro di un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita alla politica, alla città di Bari e alla nostra terra. Giuseppe Tatarella uomo di cultura, di politica e di profondo senso delle istituzioni, nonostante tutti i suoi impegni, scelse di tornare a Bari come assessore alla Cultura, perché credeva in questa città, credeva nelle sue potenzialità e soprattutto credeva nella possibilità che questo potesse essere un luogo dove si può e si deve fare cultura, senza avere paura di osare. Tatarella voleva fare di Bari una grande “piazza mediterranea”, così c’è scritto sulla lapide a lui dedicata e installata al porto. E noi vogliamo che il premio che porta il suo nome sia un momento per avviare proprio questo percorso”. “Questa è una nuova iniziativa del Comune nel campo della promozione della lettura – ha sottolineato l’assessore alle Culture, Silvio Maselli -. Il nostro obiettivo è quello di collocarci nel solco di un premio intitolato a uno statista e, allo stesso tempo, di rilanciare la memoria di Pinuccio Tatarella attraverso la saggistica politica. Questa sarà dunque la prima edizione che si porrà in continuità con il premio letterario che abbiamo ospitato per oltre 15 anni.”.
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“Nulla del progetto di Pinuccio era casuale – ha dichiarato Angela Filipponio Tatarella, componente del cda della Fondazione Tatarella – dietro l’organizzazione del premio a lui intitolato c’era una visione del mondo. Non c’è niente di più culturale della politica, peraltro mio marito nella sua vita si è occupato prima di cultura e in seguito di politica. Si tratta, infatti, di un premio con quasi vent’anni di vita che ha già una sua storia e da questa bisogna ripartire”.
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“Per l’Università di Bari è un onore ma soprattutto un dovere sostenere iniziative come questa – ha concluso il docente, Antonio Ciuffreda – e ci auguriamo che ospitare presso gli spazi universitari la maggior parte degli incontri di questa edizione del premio possa servire a far conoscere la figura di Tatarella e la cultura politica a tanti giovani studenti”.