Non c’è solo la grana dello sbarco dei trasformisti di Bisceglie per il Pd pugliese. A Bari c’è un nuovo caso sorprendente e riguarda il congresso “metropolitano giovanile”, sospeso dopo una serie di polemiche tra correnti dei giovani democratici. E dalle discussioni si è passati anche al lancio – non solo simbolico – dello statuto tra contendenti. Di sicuro il caos tra i giovani democratici è figlio del sotterraneo scontro tra correnti del partito (tra orfiniani, decariani e sinistra storica), che si riflette anche nelle dinamiche giovanili dove l’oggetto della contesa non è né il Jobs act, né le piattaforme sul lavoro e l’occupazione, ma le rappresentanze numeriche negli organismi. Fuori dal politichese, si litiga per poltrone che possono – immaginando scenari di ritorno al voto per le politiche – aprire percorsi simili a quelli che hanno portato in parlamento Liliana Ventricelli come espressione degli under…
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Un reportage sulla controversa assise dei giovani postdiessini emerge dagli status sui social di alcuni dirigenti di rilievo della sinistra barese.
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Dario Ginefra, parlamentare eletto alla Camera: “Per me un congresso che sostituisce il dibattito con il tavolino per la spartizione dei posti e degli incarichi in segreteria in base alle aree non è un congresso. Oggi ho assistito al peggiore spettacolo della mia lunga vita politica e l’affetto per i ragazzi e per le ragazze e per la giovanile in generale non mi indurrà a tacere. Credo che il nuovo gruppo dirigente dovrà presto rimediare con la politica al teatrino di questa sera”.
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“Dovevo portare il saluto al Congresso dei Giovani Democratici di Terra di Bari – aveva scritto in precedenza Ginefra – questo pomeriggio, ma mi dicono che non è cominciato perchè sono ancora fermi al congresso cittadino barese. Un tempo avremmo gridato “giù le mani dalla giovanile”. Oggi, da quasi rottamato e quindi da mero osservatore, mi limito a dire che se portiamo tra i ragazzi e le ragazze le miserie che attanagliano le dinamiche correntizie degli adulti, rischiamo di “uccidere il bambino in culla”.
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rnPierpaolo Treglia, già segretario regionale dei Giovani democratici, si “autodenuncia” come lanciatore di statuti a difesa della dignità dell’organizzazione che ha guida con profitto negli ultimi anni e si scusa per il gesto: “Si è scritta la pagina peggiore dei giovani democratici di Terra di Bari. Una intera giornata in cui la giovanile è stata tenuta in ostaggio da chi aveva come unico obiettivo ottenere qualche “poltrona” in più. Vedere la giovanile che abbiamo costruito ridursi al peggiore dei congressi del PD, mi riempie il cuore di tristezza. Anch’io in un moto di rabbia, non ho potuto far meno di lanciare lo statuto della nostra giovanile verso chi lo stava violentando. Un gesto di cui mi scuso, perché non si dovrebbe mai arrivare a perdere la pazienza. Ma oggi essere indignati significa essere vivi. E io non posso smettere di esserlo”.
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Il giallo di un iscritto in ospedale
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Al momento non ci sono conferme, ma la polemica tra fazioni del movimento giovanile avrebbe registrato anche una appendice in ospedale. Almeno così scrive Giulia Iacovelli: “Caro Pierpaolo, la pagina di oggi é stata davvero molto brutta. Al punto che il ragazzo che ha subito l’aggressione in questo momento é al pronto soccorso”. Pronta la replica di Treglia: “Al pronto soccorso per un foglio lanciato? Mi spiace davvero…”. Poi la bacheca diventa una succursale di Spinoza.it. Antonella l’Operaia Vaccaro scrive:“Lesioni da risma”.
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rnE intanto il sindaco Antonio Decaro e l’assessore Pietro Petruzzelli fanno running sul lungomare…
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@waldaganger2000rn
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