Contestazioni, qualche sfotto e una dialettica accessa tra organizzatori del convegno su “La famiglia al centro dell’uomo” e attivisti per i diritti Lgtb: l’incontro promosso all’università, nel Palazzo delle Poste dall’Associazione Levante, ha registrato il pienone, con in platea anche contestatori del fronte pro diritti gay.
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Mario Adinolfi, direttore del quotidiano La Croce nonché giornalista di sinistra antifascista, è stato contestato all’arrivo da alcuni studenti di sinistra e da gruppi libertari con cori “Via gli omofobi dall’universita’” e “Vergognati”. Sulla scalinata ha replicato alle invettive facendo il segno della vittoria. Presente un efficientissimo servizio d’ordine della Digos.
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Quando nel corso del dibattito Adinolfi ha ricordato che “non si può nascere da due uomini”, due contestatori nel pubblico si sono infervorati. Chiuso l’incontro, l’ex sottosegretario Alfredo Mantovano, tra i relatori, ha dialogato a lungo sui temi della famiglia e sulle aspettative delle coppie omosessuali con un gruppo di stupendi della facoltà di psicologia.
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Le reazioni delle liste studentesche
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La protesta di Link e associazioni di sinistra: “Mentre la reputazione e il prestigio dell’Università degli Studi di Bari venivano definitivamente compromessi dallo svolgimento di un convegno omofobo di propaganda partitica, in piazza Cesare Battisti, le associazioni della comunità universitaria ed LGBT hanno messo in scena un flash mob simboleggiante la violazione dello Statuto dell’Università”. Secondo Link alcuni studenti sarebbero stati identificati dalle forze dell’ordine.
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Serena De Filippo, Studenti indipendenti: “Siamo rammaricati delle modalità di svolgimento del convegno, che per definizione dovrebbe essere un momento di compresenza di idee e posizioni anche contrapposte. Il dibattito a parer nostro, non ha trovato vitalità intellettuale data l’assenza di opinioni divergenti tra i relatori, e di conseguenza non ha pienamente stimolato la presenza di studenti nella sala”.
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