BARI – Trenta foto scattate tra Africa, India, Libano, Iraq. Foto che raccontano il rapporto tra uomo e cibo in angoli del mondo dove mangiare un tozzo di pane vuol dire sopravvivere. Il fotoreporter pugliese Marcello Carrozzo, ha portato la sua esperienza – ai confini del mondo – nella mostra “Se questo è cibo” (fino al 18 febbraio nella sede dell’Ordine dei giornalisti della Puglia) in “equilibrio – spiega Carrozzo – tra sazi e affamati”. E – allora – ci sono foto che raccontano di bambini sorridenti con una manciata di riso nella scodella. Di ospedali – che sono poco più che catapecchie – dove nessuno ha diritto a essere sfamato. Foto colorate perché il colore è vita anche dove la sopravvivenza è difficile. Dove si sorride per poco e anche un piccolo pesce pescato dopo ore di attesa, regala gioia a un intero villaggio.
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Marcello Carrozzo è un fotoreporter di grande esperienza, svolge la sua attività prevalentemente nell’ambito delle marginalità sociali nelle aree del mondo ad alta criticità. Ha realizzato numerosi reportage in Siria, Libano, Giordania, Striscia di Gaza, Iraq, Kenya, repubblica democratica del Congo, Congo-Brazzaville, Thailandia, Vietnam, India, Mongolia, Argentina, Uruguay, Turchia e Grecia. Ha documentato i flussi migratori al largo delle coste libiche, Canale di Sicilia, Canale d’Otranto e nel Mare Egeo. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. A maggio le foto dei flussi migratori diventeranno una mostra “Itaca sempre”.
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