Tutto è partito da un post su facebook scritto ieri pomeriggio dall’assessore comunale alla Cultura, Silvio Maselli, per pubblicizzare il cartellone teatrale organizzato in omaggio a William Shakespeare. “E si tutto Shakespeare. Fantasia e varianti zero. La creatività non fa per te. Quando te ne vai a Roma?”, ha commentando aspramente l’attore popolare barese Giovanni Colajemma, criticando l’iniziativa e dando il là al litigio social dai toni a dir poco accesi.
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“Trentotto compagnie si sono cimentate con il bando e ci hanno provato – la replica – ben 13 hanno avuto un riconoscimento e realizzeranno spettacoli in onore del più grande drammaturgo della storia umana. Tu preferisci sputar sentenze via facebook…”. La risposta dell’attore barese non si è fatta attendere: “Io ho iniziato a far teatro 38 anni fa, mentre tu eri in fasce… Non potrai mai sapere cosa significa lavorare… Cerca di rispettare il mio essere popolare, teatralmente parlando…”. “Sono argomenti miserabili, provo solo tanta pena. Quel che sono, quel che ho fatto è troppo perché una persona come te possa capire”. Uno scontro che evidenzia una frattura che c’è in città sul tema della cultura: non è un mistero che una fetta degli attori teatrali baresi, che propone nelle loro opere la tradizione barese, si sente abbandonata dall’amministrazione comunale. E Colajemma lo spiega in un altro post, sempre su facebook: “Io solo a mettere in risalto il teatro popolare. davanti a scelte politiche assurde. Affidare a bandi le sorti dei teatranti baresi, bandi che tanti danni hanno creato a questa città… Viva il teatro barese, il teatro popolare. Il nostro dialetto, secondo a nessuno”