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San Paolo, un’altra scuola vandalizzata: forse gli stessi teppisti che hanno colpito la Cirielli

Pubblicato da: Natale Cassano | Mer, 22 Marzo 2023 - 11:03

Lavagne, porte, telefoni, telecamere. Tutto distrutto. Banchi e sedie divelti. Armadietti scassinati. Dopo la Cirielli, un’altra scuola, appartenente allo stesso istituto comprensivo Falcone Borsellino al San Paolo, è stata vandalizzata. E lasciata a pezzi dai teppisti. È accaduto sempre ad agosto, a pochi giorni di distanza dalla Cirielli, ma se ne è appreso solo oggi. In occasione della riapertura, alla presenza del sindaco Antonio Decaro e dell’assessore Paola Romano,  del plesso Cirielli, rimesso a nuovo in tempi di record.

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Atti vandalici al plesso Chiaia

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Il plesso Chiaia, in via Brindisi, è caduto sotto la furia cieca dei vandali: telefoni, telecamere e porte spaccate e lasciate per terra, banchi divelti. “Pensiamo – spiega la preside Carmela Tavernise – che siano stati gli stessi che si sono introdotti nel plesso che abbiamo inaugurato oggi, visto che si tratta di azioni molto simili. Al Chiaia purtroppo abbiamo subito danni peggiori: hanno distrutto anche tre lavagne elettroniche, di cui una o due sono state ripristinate dai tecnici del Comune. Alcune sono invece ancora inutilizzabili”. E intanto anche le aule che le ospitano ora sono inutilizzabili e, di conseguenza, sono state chiuse.

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Sebbene sia probabile che i responsabili abbiano distrutto il plesso Chiaia nello stesso giorno in cui hanno vandalizzato la Cirielli – che ha avuto a differenza dell’altro forte rilevanza mediatica – la scoperta del secondo atto vandalico è avvenuta almeno una settimana dopo rispetto a quello del plesso in via Molise. Per la precisione quando, dopo le vacanze estive, è stata riaperta la struttura, che in precedenza era stata già sistemata per l’avvio delle lezioni.

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Come nella Cirielli il complesso è stato comunque aperto per l’inizio dell’anno scolastico e gli alunni hanno potuto tranquillamente frequentare le lezioni. “Certo – ammette la preside – senza la grande cerimonia che è avvenuta oggi per la Cirielli, di cui abbiamo subito denunciato gli atti vandalici”.

rnIl sindaco Decaro e l’assessore Romano inaugurano il plesso CiriellirnrnEd è stata infatti inaugurato in pompa magna il plesso in via Molise questa mattina. Alle 10 il sindaco Decaro e l’assessore alle Politiche educative Paola Romano hanno incontrato all’ingresso del Cirielli – che ospita le classi di elementare e media – un centinaio di bambini.rnrnrnrnLe iniziative degli alunnirn

Dopo un primo concerto, in cui i ragazzi hanno suonato “We will rock you” dei Queen con l’ausilio di secchi – usati come tamburi – e cucchiai di legno, il primo cittadino ha tagliato il nastro e inaugurato la scuola ristrutturata. All’interno dell’istituto ha anche visionato un filmato in cui si mostrava il “prima” e il “dopo” della ricostruzione e poi, visibilmente commosso, ha chiesto ai ragazzi di non arrendersi a gesti come quelli di cui è stato protagonista il loro istituto e di continuare a studiare per poter regalare un futuro migliore al quartiere e alla città.

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La cerimonia si è conclusa con la firma di uno speciale patto tra gli alunni del Cirielli e il primo cittadino. “Gentile sindaco – si legge -, noi promettiamo di impegnarci ad essere bambini corretti che lavorano perché la propria scuola, le proprie strade e i luoghi che frequentiamo siano sempre luoghi sereni, d’incontro e di sana amicizia. Lei si impegni sempre a migliorare il nostro quartiere e la nostra città, rendendola giusta per noi e un luogo dove, se sei corretto, sei libero e vincente davvero”.

rnLa nuova palestrarnrnPrima di lasciare la Cirielli, però, Decaro ha fatto una promessa a maestre, genitori e alunni riuniti in quel corridoio che qualche settimana prima sembrava un campo di guerra. “Entro fine anno – ha spiegato – concederemo l’appalto per la costruzione di una nuova palestra per il plesso, i cui i lavori inizieranno a gennaio”.rnrnUn’opera che la scuola aspetta ormai da 20 anni e che finalmente diventerà realtà per gli alunni, costretti ad andare a piedi o con l’autobus ad una palestra di proprietà dell’istituto nel quartiere San Paolo. “Speriamo che non siano solo parole, come invece è avvenuto negli anni precedenti”, ha concluso la preside.

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