BARI – Il cinema Armenise ha tempo fino al 30 giugno per salvarsi. I nuovi proprietari dell’edificio che ospita la storica sala cinematografica, hanno inviato una nota al sindaco Antonio Decaro e agli assessori all’Urbanistica e alle Culture, Carla Tedesco e Silvio Maselli, per ribadire formalmente la propria disponibilità a favorire l’apertura di un cinema d’essai all’interno del locale commerciale che sarà realizzato al piano terra dell’immobile nel corso dei previsti lavori. “Ci preme ribadire – scrive l’amministratore unico dell’impresa Giordano Lorenzo e figli – che tale nostra disponibilità è subordinata alla necessità di trovare un gestore, privato o pubblico, che si renda disponibile all’investimento”.
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L’impresa ha posto come termine il 30 giugno: se entro quella data nessuno si farà avanti per proporsi come gestore del cinema o acquistare i locali al piano terra (con un prezzo calmierato), allora sarà venduto tutto.
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“Ho prontamente trasmesso la nota ai vertici di Anec Puglia e Basilicata, Agis Puglia e Basilicata e Apulia Film Commission – dichiara Silvio Maselli – chiedendo loro di diffondere il più possibile questa manifestazione di interesse allo scopo di informare tutti gli imprenditori cinematografici potenzialmente interessati all’operazione”. L’obiettivo dell’amministrazione, che si è mobilitata in questi ultimi giorni per cercare di salvare il cinema, è di tutelare il rione Carrassi e l’intera città dal rischio di perdere un importante punto di riferimento culturale. “Invitiamo tutti gli imprenditori del settore a valutare la possibilità di investire – continua Maselli – in un quartiere che ha espresso con forza il desiderio e il bisogno di continuare ad avere un luogo di aggregazione e di cultura qual era l’Armenise”.
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“Il nostro interesse preminente, nel rispetto della libertà d’impresa e a fronte di un permesso di costruire la cui legittimità è stata confermata dai tecnici della ripartizione Urbanistica, è quello di favorire le condizioni utili a mantenere un presidio culturale nel territorio – prosegue Carla Tedesco -. Per questo prendiamo atto della disponibilità dell’impresa proprietaria e speriamo che qualcuno si faccia avanti per un’ipotesi di gestione della sala cinematografica”.