[foogallery id=”5719″]rnrnhttps://youtu.be/lUwNq7blyHArn
BARI – “Attenzione, è severamente vietato sporcare o fare feste nei corridoi e nei cortili dell’Ateneo”. I cartelli, attaccati con del nastro adesivo, sono comparsi in questi giorni tra i corridoi e nell’atrio dell’Università di Bari. In concomitanza con le sedute di laurea che trasformano l’Ateneo in una discarica di coriandoli.
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Il rettore Antonio Uricchio ha quindi voluto giocare d’anticipo, sistemando i cartelli sulle pareti e dando anche mandato al personale di individuare e fermare qualsiasi comportamento poco consono. In parte c’è riuscito, perché i coriandoli, le bottiglie di spumante, carte e piatti sono rimasti, ma non più tra i corridoi dell’Università bensì in piazza Cesare Battisti, piazza Umberto e su via Nicolai e via Crisanzio.
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“Si è solo spostato il problema all’esterno – spiegano gli studenti che ieri mattina non riuscivano neanche a percorrere i viali interni dell’Ateneo, bloccati da centinaia di parenti pronti a fare festa – è giusto festeggiare, ma almeno chi sporca pulisse. Non ci vuole nulla a portarsi una scopa e una paletta e a gettare tutto nei bidoncini”.
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I coriandoli sono stati lanciati persino nella fontana di piazza Umberto, oltre che nelle aiuole, lungo i viali di piazza Cesare Battisti e sulla pavimentazione di via Crisanzio e via Nicolai.
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“Certo – aggiunge un altro studente – potevano evitare di mettere quei cartelli di carta attaccati con lo scotch. Non ci facciamo neanche una bella figura”.