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Decaro al sindaco di Valenzano: “Siamo interdetti: non si nasconde la presenza della mafia”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:31
Decaro
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“Nessuna scusa ai cittadini di Valenzano: il mio appello in difesa della legalità credo sia condivisibile da tutti coloro che hanno a cuore le sorti della propria comunità”. Il sindaco Antonio Decaro risponde a muso duro al collega di Valenzano, Antonio Lomoro, che ha chiesto, dal palco di una manifestazione ieri sera, le scuse da parte del parlamentare Dario Ginefra e dello stesso Decaro, “per quello che è stato montato a danno della mia Valenzano”, ha detto.

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“Spiace constatare come il sindaco di Valenzano non abbia colto il senso né dell’allarme lanciato da Ginefra né quello delle mie parole all’indomani della dedica di una famiglia legata a un clan criminale sulla mongolfiera lanciata in cielo durante la festa di San Rocco – afferma Decaro – il suo intervento dal palco ieri sera lascia sinceramente interdetti: non è certo nascondendo la presenza della criminalità o i suoi tentativi di ribadire la propria presenza sul territorio che si rende un servizio alla propria città”.

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Decaro fa riferimento a quanto accaduto durante la sagra di San Nicola, quando il Comune e i cittadini hanno avviato una “battaglia” contro le fornacelle abusive.

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“Lo sanno bene i baresi che nei giorni della sagra di San Nicola hanno dovuto assistere alla rivolta degli affiliati ai clan malavitosi – prosegue il sindaco – che volevano occupare abusivamente gli stalli per la vendita di alimenti e bevande, lo sanno gli agenti delle forze dell’ordine aggrediti, lo so anche io che ho sporto denuncia proprio in quei giorni, trovando intorno a me la solidarietà di tutti i baresi per bene, delle associazioni, dei parroci e della curia. Solo un cambio di mentalità che prescinde dall’appartenenza politica può far crescere il nostro territorio: chiamare per nome la mafia, comunque manifesti la sua arroganza, è la strada. Tenere alta l’attenzione, invitare i cittadini a denunciare comportamenti illegali e richieste di pizzo, non voltare lo sguardo dall’altra parte, anche quando farebbe comodo”.

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E conclude: “È quello che i rappresentanti delle istituzioni sono chiamati a fare. Non polemiche sterili, non difese d’ufficio, né strumentalizzazioni politiche. Mi auguro che il sindaco di Valenzano, che peraltro non ho citato né accusato di alcunché, ripensi a quello che ha detto e scelga di unirsi senza esitazioni alla schiera degli amministratori locali che ogni giorno lavorano al fianco delle altre istituzioni per contrastare qualsiasi infiltrazione criminale nel tessuto produttivo e sociale della propria terra”.

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