Non ce l’ha fatta stavolta a sconfiggere un male che più volte lo aveva colpito. E’ andato via durante la notte Guglielmo Minervini, ex militante del Partito democratico pugliese. Solo lo scorso 31 luglio, aveva scritto su facebook: “E vabbè. Ancora una volta la vita ti afferra in un’altra prova imprevista, dura ed esigente. L’affrontiamo col piglio di sempre. Fiducia nei medici, tenacia, resistenza, energia, i pilastri incrollabili di mia moglie e dei miei cari, gli affetti profondi e forti, tanta amicizia e la voglia di farcela senza mai perdere il senso anche dentro il mistero della malattia. Ci risentiamo tra un po’.… Sicuro”.rn
Minervini, nasce nel 1961, sposato e ha due figli, Camilla e Nicolo.
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Esperienze lavorative e sociali
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Professore di Informatica nelle scuole superiori e Direttore Editoriale della casa editrice la Meridiana. Inizia a fare politica giovanissimo, con l’impegno nel mondo del volontariato, dalla parte dei bambini e delle donne del centro storico di Molfetta. Continua con l’impegno sui temi della pace. Fonda la Casa per la pace (1985) e diventa consigliere nazionale di Pax Cristi, associazione ancora oggi protagonista del movimento internazionale contro la guerra. Si batte per il riconoscimento dei diritti degli obiettori di coscienza, pubblicando sul tema: L’abecedario dell’obiettore (1991); L’antologia dell’obiettore (1992). Promuove la nascita della cooperativa “La Meridiana”, oggi impresa protagonista del panorama editoriale nazionale, impegnata sul fronte della pedagogia, del pacifismo e del cattolicesimo democratico.
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Esperienze politiche
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- Dal 1994 al 2000 è sindaco di Molfetta, il primo sindaco appoggiato dalle sinistre dopo molti anni. Racconta i primi anni di questa avventura nel libro Mar Comune (1997);
- Nel 2000 riceve il premio nazionale “Luciano Lama” conferito ai sindaci delle migliori amministrazioni comunali;
- Tra i fondatori del movimento nazionale Centocittà, ha contribuito alla nascita dei Democratici e della Margherita. Di entrambe è stato coordinatore regionale;
- Crede nella politica come protagonismo sociale e come responsabilità non delegatele: la realtà può cambiare solo se ognuno fa la sua parte fino in fondo. È per questo che accetta la sfida politica delle Regionali 2005, al servizio delle persone che chiedono e meritano una Puglia migliore;
- E’ eletto al Consiglio Regionale con 7556 voti, risultando il più suffragato della provincia di Bari.
- Dal 2015 consigliere regionale per “Noi a sinistra per la Puglia”, dopo aver militate per anni nel Pd
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rn rnrnIl parlamentare Dario Ginefra – ex collega di partito – lo saluta così sulla sua pagina facebook: “Con la morte di Gu scompare una parte di quella Puglia che, per orgoglio del proprio lavoro, si era definita “migliore”. Per me un onore essere stato il suo segretario per qualche anno e aver avuto la possibilità con lui di confrontarmi e talvolta persino di scontrarmi, ma sempre con quel garbo che era la cifra di un uomo che, forte delle sue idee, non doveva urlare per farsi ascoltare. Ciao Guglielmo!”.