“Nel 2007 siamo stati la prima città capoluogo di Provincia a sperimentare il servizio di bike sharing, gestito però dall’azienda di trasporto pubblico urbano le cui carenze nella manutenzione ci hanno purtroppo portato alla sospensione del servizio, che pure aveva una forte componente di innovazione quindici anni fa – ha spiegato il sindaco Decaro -. Da allora è passato certamente del tempo e non ci siamo arresi, riproponendo oggi un servizio nuovo nelle modalità già sperimentate in altre città europee e affidato ad un soggetto privato, legato al sistema della pubblicità, che gestisce questo stesso servizio in molte altre realtà, come Copenaghen, Berlino, Stoccolma, Düsseldorf, Liverpool e Cambridge. In questi anni anche la città di Bari ha fatto notevoli passi avanti sul fronte della mobilità e dei servizi di condivisione dei mezzi di spostamento. Solo negli ultimi mesi abbiamo implementato il servizio del monopattino sharing, accolto la prima sperimentazione del car sharing e tra qualche giorno arriveranno anche gli scooter. Tutti servizi ormai utilizzati e molto apprezzati. Oramai la città è cresciuta e ha maturato una nuova sensibilità rispetto alla mobilità, all’ambiente e a queste nuove possibilità, che possono migliorare la qualità della vita di ciascuno di noi”.
“Con l’attivazione della terza forma di sharing – ha proseguito l’assessore Giuseppe Galasso – la città incrementa le proposte di mobilità sostenibile a disposizione dei cittadini. Siamo già posizionati come quinta città in Italia per utilizzo dei servizi di sharing, a dimostrazione della predisposizione del nostro territorio, sia dal punto di vista fisico che urbano, ad accogliere soluzioni di mobilità di questo tipo. Siamo contenti, inoltre, di poter contribuire, con queste sperimentazioni, anche sul fronte ambientale con la riduzione in città di Co2, convincendo cittadini, pendolari e turisti a non utilizzare l’automobile”.
“Siamo orgogliosi del lancio del nostro servizio di bike sharing nella meravigliosa città di Bari – ha proseguito Matteo Pertosa, amministratore della Vaimoo -. Siamo particolarmente fieri che tutte le componenti del servizio, dalle bici utilizzate al software, siano prodotte e sviluppate in Italia e che a farlo siano stati ingegneri pugliesi di talento. Bari sarà, infatti, l’unica città italiana a vantare un servizio totalmente prodotto da propri conterranei. Un segnale importante e un contributo significativo all’economia locale. Sarebbe bello poterlo fare a livello territoriale più esteso, includendo tutti i Comuni dell’area metropolitana”.
Costi e modalità di pagamento
Per poter usufruire del servizio di bike sharing è obbligatorio sottoscrivere, tramite app, uno dei seguenti “bikepass” disponibili (abbonamenti periodici che consentono lo sblocco delle biciclette):
- bikepass giornaliero: 1.80 €
- bikepass settimanale: 4.80 €
- bikepass mensile (durata 30 giorni): 8.80 €
- bikepass annuale: 24.50 €.
Inoltre, per ogni corsa sarà applicata una tariffazione specifica: il costo del noleggio varia a seconda della tipologia del mezzo:
- bicicletta tradizionale:
– tariffa prima mezz’ora: 0,00 €
– tariffa seconda mezz’ora: 0,45 €
– tariffa terza mezz’ora: 0,45 €
– tariffa quarta mezz’ora: 0,45 €
– tariffa quinta mezz’ora: 0,45 €
– tariffa sesta mezz’ora: 0,45€
– tariffa per ogni ora successiva alla sesta mezz’ora: 2,80 €.
- bicicletta elettrica:
– tariffa prima mezz’ora: 0,50 €
– tariffa seconda mezz’ora: 0,45 €
– tariffa terza mezz’ora: 0,45 €
– tariffa quarta mezz’ora: 0,90 €
– tariffa quinta mezz’ora: 0,90 €
– tariffa sesta mezz’ora: 1,40 €
– tariffa per ogni ora successiva alla sesta mezz’ora: 2,80 €.
Si ricorda che le stazioni del bike sharing sono attualmente 50 e che, con l’entrata a regime del servizio, saranno complessivamente 120.
Le biciclette previste per la dotazione delle prime stazioni sono 200 (100 tradizionali e altrettante elettriche), cui seguiranno ulteriori 130 mezzi entro il 29 settembre, per arrivare alla disponibilità di una flotta complessiva di 730 mezzi entro sette anni dall’avvio del servizio. In totale la dotazione di mezzi, in sette anni, conterà 525 bici tradizionali e 205 elettriche.
Le prime cinquanta stazioni sono così dislocate sul territorio cittadino:
- via Pietro Sette
- piazza dei Papi
III. palazzo di Giustizia
- piazza Aldo Moro
- piazza Umberto
- piazza Massari
VII. corso Mazzini
VIII. via Timavo
- via Lucarelli
- corso Vittorio Emanuele II – Gironda
- Politecnico di Bari, via Orabona
XII. cimitero monumentale
XIII. sede della Prefettura
XIV. park & ride Vittorio Veneto
- sede Regione Puglia
XVI. via Pappacena
XVII. Torre Quetta
XVIII. via Camillo Rosalba
XIX. Chiesa Russa
- piazza Diaz
XXI. corso Cavour – via Dante
XXII. parco 2 Giugno – viale Einaudi
XXIII. park & ride 2 Giugno
XXIV. piazza Cesare Battisti
XXV. piazza Garibaldi – corso Vittorio Emanuele II
XXVI. via Argiro
XXVII. teatro Petruzzelli
XXVIII. spiaggia Pane e pomodoro
XXIX. C.U.S. Bari
XXX. Politecnico – ingresso via Amendola
XXXI. Camera di commercio – corso Cavour
XXXII. extramurale Capruzzi – viale Unità d’Italia,
XXXIII. porto di Bari – varco Pizzoli
XXXIV. via Sparano – via Piccinni
XXXV. ingresso Monumentale della Fiera del Levante
XXXVI. piazza Federico II di Svevia
XXXVII. piazza Risorgimento – via Manzoni
XXXVIII. ingresso Orientale della Fiera del Levante
XXXIX. extramurale Capruzzi – viale Salandra
- sede INPS in via Putignani
XLI. corso Italia – stazione metropolitana Quintino Sella
XLII. ospedale Policlinico
XLIII. extramurale Capruzzi – largo Sorrentino
XLIV. park&ride Pane e pomodoro
XLV. stazione Bari Marconi
XLVI. via Enrico Toti
XLVII. caserma Picca in piazzetta Sant’Antonio
XLVIII. ospedale Papa Giovanni XXIII – Campus X
XLIX. piazza del Ferrarese
- mercato di via Ravanas.