Creatività e design, innovazione, agroalimentare e Mediterraneo ma anche settori tradizionali, dall’arredamento all’edilizia outdoor, dall’automotive alla Galleria delle nazioni: la Campionaria, in programma a Bari dal 15 al 23 ottobre, dopo un anno di stop a causa della pandemia da Covid 19 riparte rilanciando le aree strategiche per lo sviluppo dell’intera regione e proponendo tante iniziative, novità ed eventi che contribuiranno a promuovere a livello internazionale il made in Puglia e il made in Italy.
“Siamo pronti per un’occasione unica per i baresi e per tutte le aziende, in particolare per le piccole e medie imprese, che hanno nella Campionaria un riferimento importante per far conoscere il proprio marchio”, a dirlo è Alessandro Ambrosi presidente di Nuova Fiera del Levante che a poco meno di tre settimane dall’inizio dell’edizione 2022 della Fiera presenta le novità.
Si parte da ManiFuture, iniziativa organizzata da Unioncamere, Nuova Fiera del Levante e ADI Puglia e Basilicata – Associazione per il Disegno Industriale AD, creatività e design che prevede non solo di tavoli di confronto tra esperti di calibro internazionale, ma anche di mostre, esibizioni e workshop organizzati in quello che per nove giorni diventa il Salone del design del Mediterraneo, il padiglione 110, e che si candida a diventare un salone permanente attivo tutto l’anno. Uno spazio espositivo dedicato alle aziende che hanno la necessità di comunicare oltre che di vendere i loro prodotti di design, dal legno arredo all’oggettistica, da manufatti di pregio in vario materiale a moda, gioielleria, tessile casa.
Si continua con Design to business, iniziativa realizzata da Unioncamere Puglia, in collaborazione con Regione Puglia, Puglia Sviluppo, ADI Puglia e Basilicata – Associazione per il Disegno Industriale, e Distretto Puglia Creativa e il patrocinio del Politecnico di Bari, che punta a valorizzare l’eccellenza dell’arredo e del design pugliese mettendo al centro l’innovazione e la creatività per costruire opportunità e relazioni commerciali, facilitare l’incontro e lo scambio, in alcuni casi per la prima volta, tra designer e imprese manifatturiere pugliesi e creare occasioni per sviluppare, insieme, business e percorsi creativi.I designer pugliesi avranno anche la possibilità di esporre in una mostra i propri prototipi selezionati.
Infine, nel centro congressi, sarà allestita “Nel blu dipinto di blu” mostra di opere di design promossa dalla Regione Puglia con il supporto di Puglia Sviluppo S.p.A e già esposta, con grande successo nel Padiglione Italiano all’Expo di Dubai dal 20 al 31 marzo scorso.
Tante le novità anche per un settore che da sempre rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Campionaria: l’agroalimentare a cui in questa edizione si affianca un maggiore e rinnovato spazio di valorizzazione e promozione del comparto pesca dedicato alla blue economy, alla promozione della sostenibilità ambientale, e alla tracciabilità dei prodotti ittici. Anche per quest’anno, infatti, il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale della Regione Puglia e Unioncamere Puglia confermano la loro presenza con uno spazio, il padiglione 19, dove valorizzare sempre più i prodotti enogastronomici pugliesi di eccellenza. Ci saranno diverse decine di aziende di produzione agricola e agroalimentare che, attraverso percorsi tematici, masserie didattiche, momenti di incontro/degustazione e show cooking, intendono favorire la promozione di quelle aziende concessionarie del marchio “prodotti di qualità” o aderenti a sistemi certificati di qualità (DOCG, DOP, IGT, BIO,etc).
Anche l’innovazione conferma il suo ruolo strategico nella visione di sviluppo della Nuova Fiera del Levante, con uno spazio dedicato a progetti e esperienze aziendali innovative. Il Salone dell’innovazione, nel Modulo 1 del nuovo padiglione, sarà infatti una gallery di tutte quelle imprese che la Regione Puglia ha contribuito e sostenuto nel diventare innovative o nello sperimentare soluzioni innovative e che avranno così la possibilità di farsi conoscere e di entrare in diretto contatto con i consumatori in visita in fiera. Tante le occasioni e le novità, non solo di aziende che presentano, in collaborazione con Confindustria, Politecnico di Bari e IAM, progetti innovativi, ma anche un’area dedicata alle mini start up e uno spazio interamente riservato alle grandi aziende e ai loro prodotti, da macchine da cucire controllate da un’app, a strumenti di telemedicina e monitoraggio da remoto di pazienti, fino ad aziende come la Bip consulting di Milano o la veneta Koinè, grande azienda di call center.
Tante riconferme anche per quei settori tradizionali che hanno fatto grande la storia della Fiera del Levante. Torna, dopo lo stop causato dalle restrizioni imposte dalla pandemia, l’attesissima Galleria delle Nazioni. Tra colori, profumi di spezie, oggetti di artigianato e prodotti tipici, una rappresentanza di circa 20 paesi è già pronta ad accogliere i tantissimi visitatori affascinati dalle loro storie, culture e tradizioni. Nel nuovo padiglione, dedicato al Salone dell’arredamento, si potrà curiosare tra le tante novità, anche di marchi di grande prestigio, in tema di arredamento, sistema di riposo e edilizia abitativa per interni. Spazio anche per l’edilizia outdoor, nel piazzale antistante il nuovo padiglione, con esposizione e vendita di mobili da giardino e piscine. Confermato anche un settore di antica tradizione per la Fiera del Levante, l’automotive con macchine, nuove ed usate, e l’esposizione di diverse case automobilistiche. Come ogni anno, ci sarà poi uno spazio dedicato allo shopping, ed uno molto ampio che rappresenta la tradizione enogastronomica del Sud Italia cominciando dalla Puglia con la focaccia e i panzerotti baresi ma anche i piatti della cultura contadina. Sarà presente anche la regione Sicilia.
“Anche questa edizione ospiterà delegazioni nazionali ed estere di buyers che, insieme alle migliaia di visitatori che non vediamo l’ora di accogliere, daranno senso ad un evento che riesce (in una sincronia perfetta) a coniugare qualità ed innovazione tra marchi storici già affermati, e nuovi talenti – conclude Ambrosi -. L’innesto di saloni che si presentano con una nuova identità è un aspetto a cui teniamo molto perché rappresenta il segnale della nostra ripartenza. Quella, che dopo il fermo per via del Covid, sta cercando di fronteggiare le conseguenze disastrose di una guerra infame che sta piegando famiglie e imprese, ma che non si vuole piegare. Specialmente se rappresenta la tenacia e la determinazione del Sud. La Fiera del Levante è vessillo del Mezzogiorno e di tutta la sua forza produttiva”.
Il punto fermo della manifestazione resta il Mediterraneo. Fil rouge che conferma la vocazione fieristica di essere portatrice di un messaggio di speranza per il futuro di tutta la regione euromediterranea, di unione tra Oriente e Occidente diventando sempre più un punto di riferimento per le imprese meridionali e di tutta l’area. Anche quest’anno la Fiera del Levante diventa occasione per favorire l’incontro soprattutto in un contesto geopolitico fortemente complesso e delicato come quello che stiamo vivendo.