“Io al mare a Palese non ci vado più, anche volendo non potrei, non c’è neanche un accesso per poter calarsi in sicurezza in acqua”. A raccontarlo a Borderline24 è Lucia, una cittadina del Municipio V con problemi di abilità motoria che, ormai da anni, ha dovuto rinunciare ad uno dei posti preferiti per “accontentarsi” – precisa con un tono misto tra rabbia e rammarico – “dei lidi pieni di cemento”.
Dalla mancanza di passerelle, al lungomare che sembra sprofondare sempre più in uno stato di degrado e di abbandono, tra erbacce, ruderi e ringhiere arrugginite. Sono solo alcune delle questioni che la cittadina 59enne, al fianco di molti altri residenti della zona, contesta. Non si tratta di un caso isolato, già in passato, molte volte, i cittadini avevano lamentato scarsa attenzione da parte delle autorità, sottolineando una situazione di degrado sul lungomare di Palese dove, sottolineano alcuni “Non c’è nulla, nonostante sia meta ambita da tanti turisti”. A prova di ciò le continue segnalazioni sulla bacheca del sindaco, l’ultima, pubblicata da una residente qualche giorno fa, riguarda proprio la mancanza di passerelle di accesso al mare.
“È tanto ingiusto non poter avere la possibilità di godere del proprio mare – ha dichiarato Lucia – prima avevo meno difficoltà a muovermi, ed era facile districarsi tra ciottoli e scogli scivolosi, adesso dopo una caduta, un intervento e la vecchiaia che avanza, non me lo posso più permettere. Ma non è una difficoltà soltanto mia, molte altre persone spesso si fermano a prendere il sole senza neanche azzardarsi a mettere un piede in’acqua, anche i turisti. Si rischia di cadere. È normale che, alla fine, si preferisce andare altrove e non poter godere del diritto di andare al mare sulle spiagge pubbliche, che inoltre sono spesso in balia dell’incuria. Il lungomare di Palese è desolante” – ha raccontato.
In effetti, passeggiando su tutto il litorale di Palese, partendo dalla zona di via Di Cagno Abbrescia, sino ad arrivare alla zona del Titolo, non ci sono passerelle che rendano meno difficoltoso l’accesso in acqua. Alcuni cittadini, per ovviare al problema, (ma solo in alcuni punti in cui è possibile, come ad esempio nelle vicinanze del lido Sun Beach), si sono fatti spazio creando dei piccoli sentieri con delle pietre, ma questo non basta, perché alla prima mareggiata quei percorsi – praticabili solo da alcuni – vengono puntualmente distrutti. In molti, spesso e volentieri, optano per l’area del porticciolo, dove c’è una piccola caletta di sabbia che però, sottolinea ancora la residente “È sporchissima”. Ma non solo, ad aggravare la situazione anche, come già raccontato in un articolo dello scorso aprile, la presenza dei ruderi, lo stato di incuria in cui si trovano le fioriere, le ringhiere (piene di ruggine) e gli spazi dedicati ai cittadini, pieni di erbacce.
“Non so come facciano alcune persone, forse si accontentano e basta, non pensano a chi ha davvero difficoltà. Il nostro caro sindaco dovrebbe farsi meno selfie e passare più tempo nei luoghi abbandonati e dimenticati – ha proseguito – qui non sembra esserci nessuna volontà di voler cambiare le cose, se non quando si tratta di farsi pubblicità, come con l’ex Ancora. Ho visto persone solo durante la sua demolizione” – ha concluso.