Senza fila, senza transenne. Tutti ammassati con bambini piccoli da vaccinare: è la foto simbolo dello scempio degli open day sui vaccini per la fascia 5- 11 anni. Questo è quello che sta accadendo in queste ore a Mola di Bari, ma che si è ripetuto in tanti altri hub.
Uno scempio. I genitori sono disperati. “Non c’è una fila, non c’è nulla, non c’è una organizzazione – denunciano le famiglie – non c’è un display. Tutti siamo riversati per strada, con macchine in doppia fila, non c’è un parcheggio: è un disastro”. Non mancano i momenti di tensione tra i presenti. Il tutto davanti ai bambini che si ritrovano vittime inconsapevoli di questa cattiva organizzazione.
E quello dei vaccini non è l’unico problema che le famiglie stanno affrontando in queste ore: con l’aumento dei contagi soprattutto tra i bambini, le scuole chiuse, i ritardi nell’avvio delle procedure di isolamento, le famiglie si stanno affidando al fai da te. Ci sono code di ore per i tamponi rapidi e per fare un molecolare (a pagamento) bisogna aspettare dopo l’Epifania. Sembra che due anni di pandemia non abbiano insegnato davvero nulla nel fronteggiare i picchi di contagi.
La replica della Asl: “L’iper affluenza di oggi, non immaginabile, all’hub di Mola di Bari è un ottimo segnale: vuol dire che i genitori che non avevano dato la disponibilità, a partire dalla metà di dicembre, alla vaccinazione dei propri figli all’interno delle scuole così come prevedevano le indicazioni del commissario Figliuolo, hanno cambiato idea. Proprio per offrire questa possibilità a questi bambini comunque di vaccinarsi la Asl ha organizzato open day straordinari e non previsti, come quello di oggi. Non era possibile immaginare quanta affluenza ci sarebbe stata. Intanto sono state organizzate nuove date straordinarie, in attesa della riaperture delle scuole”.
Sempre nella replica la Asl aggiunge: “Per il resto, non meritano commenti le parole utilizzate nel vostro articolo. E riservate a chi, da quasi due anni, lavora senza sosta per fronteggiare la pandemia accanto ai cittadini.”
E noi rispondiamo: “Nessuno ha accusato chi ha lavorato e sta lavorando per fronteggiare la pandemia. A queste persone va il nostro perenne grazie. A nostro parere le affluenze vanno preventivate. Soprattutto quando di mezzo ci sono i bambini”.