La giunta comunale ha approvato questa mattina lo studio di fattibilità relativo alla riqualificazione e completamento delle aree tra Pane e Pomodoro e Torre Quetta nonché della viabilità delle aree attigue di corso Trieste e via Giovanni Di Cagno Abbrescia, per un importo complessivo di 7 milioni 500mila euro.
Il progetto prevede una sostanziale riqualificazione del tratto costiero tra la spiaggia di Pane e Pomodoro e quella di Torre Quetta: lungo l’arenile verranno realizzate delle ampie aree pavimentate, completamente drenanti, che consentiranno di aumentare le superfici destinate al pubblico dell’attuale spiaggia, con una conseguente riduzione dell’affollamento.
Saranno inoltre realizzati due nuovi chioschi in legno, completamente amovibili, all’interno dei quali verranno allocate attività di servizio come bar, piccoli ristori o edicole con l’obiettivo di migliorare l’attuale offerta.
L’esecuzione delle nuove zone pavimentate – realizzate in legno composito e semplicemente “poggiate” su uno strato di stabilizzato drenante – garantirà anche il collegamento dei tre accessi al mare attualmente esistenti.
L’area attualmente utilizzata a parcheggio verrà resa drenante e, nella parte immediatamente a ridosso del mare, verranno eliminati i posti auto per far posto ad un’ampia zona sportiva che prevede un campo da calcio a 5, tre campi da beach tennis / beach volley e due da paddle oltre ad un’ampia zona attrezzata con macchine per esercizi a corpo libero. Sia le pavimentazioni in sabbia sia quelle in erba sintetica saranno drenanti.
Nelle immediate vicinanze dell’area a attrezzata per lo sport sarà installato un blocco servizi completo di docce esterne, toilette uomo-donna e toilette per persone con disabilità.
In continuità con l’area sportiva, al fine di agevolare il trasporto della cosiddetta “mobilità leggera”, si prevede di realizzare un parcheggio protetto per bici e monopattini, una stazione di bikesharing e stalli per monopattini in locazione.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una pista ciclabile affiancata a un percorso fitness (entrambi in materiali drenanti) che, partendo dalla spiaggia di Pane e Pomodoro, raggiungerà l’ingresso di Torre Quetta.
Verranno infine completati i percorsi pedonali e le aree verdi che affiancheranno le succitate piste sino a connettersi con quelle presenti a Torre Quetta. Le aree verdi, in particolare, ospiteranno piantumazioni tipiche della macchia mediterranea in linea con quelle già esistenti.
Per quanto riguarda gli interventi su Torre Quetta, il progetto prevede il completamento del parco attrezzato sia lungo il tratto di costa a nord, parallelamente all’attuale ingresso pedonale, sia lungo il tratto sud che parte dal limite dell’ultimo manufatto destinato a servizi e termina in corrispondenza della barriera frangiflutti sommersa, realizzata per la bonifica a mare del tratto costiero.
In continuità con l’esistente, sono previste zone pavimentate in masselli autobloccanti drenanti, zone a verde, aree per il gioco, la sosta e il relax dei cittadini.
Particolare attenzione sarà posta alla realizzazione dell’attraversamento pedonale in corrispondenza della stazione ferroviaria di Torre Quetta, attraverso una sopraelevazione della quota stradale che costringa gli automobilisti a ridurre la velocità per facilitare il passaggio dei pedoni.
La viabilità della zona interessata dall’intervento – lungomare Trieste e lungomare di Cagno Abbrescia – sarà conseguentemente modificata per adeguarsi alla nuova tipologia di spazi pubblici destinati al tempo libero, alla balneazione e allo sport: il traffico veicolare resterà limitato alle attuali due corsie a sud, lato Parco Punta Perotti, consentendo così la trasformazione delle residue due carreggiate, lato mare, in parcheggio. In tal modo i posti auto eliminati per la realizzazione della zona attrezzata per lo sport verranno sostituiti e potenziati da questi ultimi.
Per rallentare il traffico e ridurre i rischi di incidentalità saranno realizzate due rotatorie: la prima, all’incrocio tra corso Trieste, via Di Cagno Abbrescia e via Anastasio Ballestrero, agevolerà la distribuzione del traffico anche su un importante asse di penetrazione come corso Sonnino, mentre la seconda sorgerà all’incrocio tra corso Trieste, la nuova uscita del Park and Ride e via Caduti del 28 Luglio 1943.
Verrà contestualmente modificata la viabilità di via Caduti del 28 Luglio 1943, attualmente caratterizzata da quattro corsie divise da una banchina centrale, in modo che il traffico veicolare resti limitato alle due corsie ad est e sulle restanti due corsie venga realizzata un’ulteriore area a parcheggio e potenziato il sagrato della chiesa di San Sabino.
“Questa è una prima anticipazione di quella che sarà la vera rinascita della costa sud di Bari – sottolinea il sindaco Decaro – che vedrà il grande intervento del parco costiero, già finanziato con fondi PNRR, lo spostamento dei binari nell’ambito del progetto del collo d’oca a sud di RFI e la realizzazione, nel tempo, di tutte le infrastrutture pubbliche e private che serviranno a dare nuova vita all’area. Vogliamo però cominciare a lavorare subito ad un primo intervento che avevamo già programmato su un’area già oggi utilizzata informalmente da tutti i cittadini. In questi anni sono stati proprio loro gli ispiratori di questo progetto, mostrandoci le potenzialità e gli usi di un tratto di costa, già bellissimo, ma non attrezzato per accogliere tutti. Su questa forma di “partecipazione viva e quotidiana” abbiamo pensato di assecondare la vocazione allo sport, al tempo libero e al mare come elemento da vivere e non sono da attraversare”.
“Questo studio rappresenta un tassello fondamentale per l’obiettivo dichiarato di questa amministrazione di ricucire la città con il suo mare – commenta l’assessore Galasso -. Parliamo infatti di un intervento strategico che non si limita agli aspetti fisici o ambientali ma mira ad una riqualificazione sociale sensibile della prima parte del litorale sud con lo sviluppo di un’autentica socialità del mare fatta di balneazione, servizi, aree attrezzate per lo sport e nuovo verde.
Il tutto con un’impronta sostenibile evidente nelle soluzioni progettuali individuate, che privilegiano strutture amovibili e superfici drenanti e tendono a favorire la mobilità dolce.
L’approvazione dello studio di fattibilità ci permette di inserire questo importante progetto di riqualificazione della costa barese all’interno del prossimo Piano triennale delle opere pubbliche (2022/24), che contiamo per la prima vota di approvare entro la fine di quest’anno e non, come accade di consueto, nei primi mesi della prima annualità del piano stesso”.