“Ecco la porcata estiva in Regione Puglia, passata con i voti di tutti, anche quelli di una parte del M5S. La politica invece di trovare i soldi per i cittadini li ha trovati ancora una volta per se stessa”. A scrivere un post su Facebook contro la reintroduzione della liquidazione ai consiglieri regionali è la consigliera regionale dei Cinque Stelle, Antonella Laricchia.
“Le peggiori porcate in piena estate e sotto Natale: questo insegna la vecchia politica e anche questa estate ne hanno fatta una. Il Consiglio Regionale pugliese ha approvato all’unanimità la reintroduzione della liquidazione per i Consiglieri Regionali che terminano la legislatura. Ci tengo a precisare che c’è stata unanimità perché io ero assente per malattia e all’ordine del giorno non era previsto niente del genere. Se ci fossi stata io, ci sarebbe stato almeno un voto contrario”.
“Si è trattato infatti di un emendamento presentato all’ultimo momento, da tutti i capigruppo di tutte le forze politiche, compreso ahimè il M5S (che di M5S conserva solo il nome, ma non più i principi e i valori), quello anestetizzato dal PD, che si è venduto politicamente a Emiliano, come prima aveva fatto parte del centrodestra – continua Laricchia – Già nella scorsa legislatura avevano provato a reintrodurre il Trattamento di Fine Mandato, per il quale non avevano versato un solo euro, non riuscendoci grazie all’opposizione del M5S, che nella scorsa legislatura seguiva ancora i principi per i quali è nato. Questa volta invece nel silenzio generale questa norma è passata. Non si tratta di una normale liquidazione, come stanno cercando di far passare, dal momento che vale dal 2013 e quindi per almeno 8 anni i soldi saranno versati solo dalla Regione, mentre normalmente sono i lavoratori ad accantonare una quota mensile del loro stipendio per il TFR”.
“Uno scandalo, specie in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo, dovuta alla pandemia, in cui tanti cittadini hanno perso il lavoro e non riescono ad arrivare a fine mese – conclude Laricchia – La politica invece di trovare i soldi per loro li ha trovati ancora una volta per se stessa”.