Macchine che sfrecciano, traffico intenso, aria irrespirabile, bambini che non possono giocare e adulti che non possono camminare sereni nelle stradine, per la maggior parte sprovviste di marciapiedi o dotate di spazi troppo piccoli per i pedoni. E’ quanto accade a Santo Spirito, nello specifico in via Principessa Giovanna, ma non solo. A denunciarlo sono gli stessi cittadini, in particolare il Comitato spontaneo “Pericolosità via Principessa Giovanna”.
Pochi giorni fa, va specificato, i sensi di marcia di alcune strade sono stati cambiati provocando non pochi disagi ai residenti, nonostante, almeno per quanto riguarda via Massari, la scelta del cambio del senso di marcia sia stata presa di buon grado dai residenti. In alcune strade però la situazione sembrerebbe peggiorata. Ma andiamo per gradi. Quella del traffico a Santo Spirito non è una problematica recente. Già in passato erano state moltissime le segnalazioni relative a diverse strade del borgo e, inoltre, ai diversi ostacoli per pedoni e ciclisti. Adesso, con l’arrivo della stagione estiva e l’inevitabile riversarsi dei cittadini, anche non residenti, sulle strade, il traffico risulta maggiormente congestionato con l’inevitabile conseguenza dell’utilizzo di strade parallele per ovviare al problema.
Ad aggravare la situazione, secondo alcuni residenti, sarebbe anche il posizionamento della ruota panoramica sul lungomare Cristoforo Colombo, “proprio a ridosso della rotonda”: fattore quest’ultimo che, segnalano i residenti “tra la curiosità di chi circola in auto e la volontà di fare un giro dei pedoni aumenterà i disagi”. Ulteriori problematiche potrebbero essere innescate inoltre dal cambio dei sensi di marcia “improvviso”. “Il 31 luglio dell’anno scorso, con ordinanza sindacale 2020/02201 (2020/185/00620), in conseguenza dell’istituzione del senso unico di marcia sul lungomare di Santo Spirito nel tratto tra la via Pola e la via Udine, sono stati rivisitati i sensi di marcia e la viabilità delle aree limitrofe, compresa la zona conosciuta come Marineria, antico e caratteristico borgo di case dei pescatori – scrivono i cittadini del Comitato spontaneo.
“Il borgo, oltre ad essere protetto (A2) – hanno sottolinenato – è caratterizzato da strade strette senza marciapiedi, porte e finestre che si aprono per la maggior parte sulla strade, mancanza di parcheggi, bambini che giocano in strada, pedoni che camminano in strada, ecc. Fino ad ottobre i residenti vivevano tranquilli, come se l’area fosse stata identificata come ZTL. Da ottobre scorso, senza alcun motivo e senza apporre sui segnali stradali il numero di ordinanza sindacale di modifica, i sensi di marcia sono stati cambiati di nuovo e, la viabilità per il porto, è stata incanalata tutta per la strettissima via P.ssa Giovanna sprovvista di marciapiedi” – hanno specificato.
Da allora, spiega il portavoce del Comitato, Mimmo Didonna “la vita è diventata un inferno: si rischia di essere investiti perché la strada viene percorsa dai veicoli ad alta velocità senza rispettare le precedenze, viene utilizzato il clacson in modo continuo ed indiscriminato e su ogni incrocio in violazione del divieto assoluto previsto dal CdS nei centri abitati” – ha specificato. Ma non finisce qui, secondo i cittadini che vivono ogni giorno quelle strade “l’aria è diventata irrespirabile, sia per le polveri che si sollevano e sia per i gas di scarico, a causa del notevole aumento di traffico veicolare e della velocità in strade strette. In queste condizioni per strada è pericoloso stare anche per i bambini i quali, per mancanza di spazi pubblici e giardini, era qui che giocavano, socializzavano ed andavano in bicicletta”.
“Non parliamo poi degli incidenti che accadono quasi giornalmente su via Giovanna e i vari incroci – proseguono – proprio per via degli incroci a raso con visibilità zero, l’alta velocità dei veicoli (che delle volte si avvicinano ai 100 Km/h) e il non rispetto della segnaletica. In tale situazione è un miracolo che non si sia ancora verificato un serio incidente con coinvolgimento di pedoni o bambini oltre all’inquinamento acustico, a quello dell’aria e dell’ambiente circostante” – ha concluso sottolineando che l’assenza di miracolo può essere dovuta alle restrizioni Covid-19 e alla poca presenza di pedoni e auto che invece, già da due settimane, si stanno riversando sul borgo.
Adesso il comitato pretende soluzioni immediate. Negli scorsi giorni è stata infatti inviata una formale comunicazione, all’interno di quest’ultima, non solo viene segnalata la pericolosità che si è venuta a creare dopo il cambiamento dei sensi di marcia di ottobre del 2020, ma vi è anche una formale richiesta di adottare tutti quegli utili accorgimenti idonei a salvaguardare l’incolumità e la salute dei cittadini come ad esempio dossi limitatori di velocità, segnaletica a passo d’uomo, divieto utilizzo clacson, deviazione traffico per il porto su altra strada più idonea e molto altro ancora. Infine, nella segnalazione, ci sono anche una formale messa in mora per malattie e infortuni ai cittadini causati dalla situazione pericolosa e formale richiesta di attivare la procedura per trasformare il Borgo marineria in ZTL (Zona a traffico limitato).
“Prima di pensare ad abbellire le strade, dovrebbero migliorare la situazione del traffico – ha raccontato un residente alla nostra redazione – la situazione è fuori controllo, venire in auto a Santo Spirito è un’impresa che ormai neanche gli autisti più pazienti possono sopportare, senza contare l’assoluta pericolosità per i pedoni, per i ciclisti e per i passeggini. Avrebbero dovuto pensarci, speriamo non ci scappi il morto” – ha concluso.
(Foto Screen Google Maps)