Al via le istanze per poter sistemare delle pedane all’esterno dei locali, in modo da aumentare lo spazio per i tavolini. Una decisione presa dal Comune per venire incontro alle esigenze di alcuni ristoratori ma che, nella realtà, sembra poco realizzabile. A cominciare dal costo: oltre duemila euro.
Le caratteristiche dei parklet. Le pedane devono essere rimovibili. L’area occupata sarà responsabilità del gestore anche dal punto di vista della manutenzione. L’occupazione è consentita nelle fasce di sosta libera, sosta cicli e motocicli, sosta a pagamento, aree carico e scarico merci. In caso di richiesta di occupazione su aree di sosta riservate a persone diversamente abili, la stessa sarà consentita solo qualora sia possibile individuare nelle immediate vicinanze analoghe aree da destinare alla sosta di persone diversamente abili.
Potranno occupare nelle zone di rilevanza urbanistica un posto auto, due nelle zone non di rilevanza urbanistica. Tutti gli arredi devono avere caratteristiche tecniche tali da consentire: la resistenza alle intemperie, con conseguente necessità di ancoraggio al suolo per mezzo di opportuni fissaggi, che non implichino in alcun modo la manomissione del suolo pubblico, né comportino pericolo e/o intralcio alle persone; la protezione degli occupanti mediante recinzioni perimetrali atte a contenere gli effetti di un urto accidentale da parte di veicoli. La struttura di calpestio della pedana deve essere costruita preferibilmente con materiali “a secco” ovvero prefabbricati e montabili e smontabili in situ senza necessità di essere demoliti dopo la rimozione.
Lo smontaggio della struttura dovrà essere eseguibile in tempi non superiore alle 4 ore in relazione a esigenze urgenti dell’amministrazione relative a interventi di manutenzione o pubblica sicurezza.
Chi può presentare richiesta. Possono presentare richiesta solo gli esercizi di ristorazione individuati dal codice ATECO 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione; attività degli esercizi di ristoranti, fast-food, rosticcerie, friggitorie, pizzerie eccetera, che dispongono di posti a sedere; attività degli esercizi di birrerie, pub, enoteche ed altri esercizi simili con cucina). Si potrà richiedere l’occupazione dello spazio a parcheggio solo ove risulti impossibile occupare lo spazio del marciapiede prospiciente l’esercizio commerciale, ovvero quello ulteriore posto al di là della sede stradale.
Le perplessità. Una di queste pedane costerebbe minimo duemila euro. Una spesa esagerata secondo alcuni esercenti, considerando che la possibilità di sistemarle è legata comunque alla situazione emergenziale e non sarà a tempo “indeterminato”. Senza dimenticare che una pedana può ospitare al massimo tre tavolini. Non potranno inoltre usufruire di questa possibilità i locali senza cucina.