Aggiornamento ore 18.30.
Una donna napoletana di 54 anni, Sonia Battaglia, è ricoverata in terapia intensiva nell’ospedale del Mare di Napoli. La notizia, diffusa dai familiari, è stata confermata da fonti sanitarie. La donna ha fatto il vaccino Astrazeneca la scorsa settimana, il lotto ABV5811, in via di sequestro in queste ore in tutta Italia. La donna, sottolineano i parenti, non aveva patologie pregresse e si trova in rianimazione in condizioni gravissime.
Intanto la decisione di sospendere il vaccino in tutta Italia, è stata assunta dopo un colloquio tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro della Salute Roberto Speranza. Durante la giornata Speranza ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna”, spiegano fonti del Ministero della Salute.
“Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su Astrazeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”, afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
L’Agenzia italiana del farmaco comunica che renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, “incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.
Fonti di palazzo Chigi sottolineano che la decisione di sospendere in Italia la somministrazione del vaccino Astrazeneca, adottata insieme al ministro Speranza e in linea con gli altri Paesi europei, è “temporanea e cautelativa, in attesa delle prossime valutazioni da parte dell’Ema”. E la stessa Ema ha reso noto, in un comunicato, che terrà una riunione straordinaria giovedì su AstraZeneca. Secondo l’Ema, in ogni caso, i benefici del vaccino “superano sempre i rischi”
La sospensione. Dopo la Germania, stop anche in Italia. L’Aifa ha deciso di estendere “in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema”, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 “su tutto il territorio nazionale”. Tale decisione, si legge in un comunicato dell’agenzia, “è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso”. L’Aifa, “in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione”. L’Agenzia del Farmaco “renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.
Intanto i carabinieri del Nas, su disposizione della Procura di Biella, stanno sequestrando le dosi del lotto ABV5811 AstraZeneca che l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha sospeso ieri dopo la morte di Sandro Tognatti, il professore di clarinetto deceduto nella sua abitazione di Cossato poche ore dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca.
La procura di Biella ha aperto una inchiesta sul decesso. Le indagini sono coordinate dal procuratore Teresa Angela Camelio e dirette dal sostituto procuratore Paola Francesca Ranieri, che ha disposto il sequestro delle dosi del lotto. Le attività di sequestro dei Carabinieri NAS sono in corso di svolgimento presso tutti gli HUB di distribuzione e i centri di vaccinazione dove sono state consegnate complessivamente 393.600 dosi relative al lotto di vaccino Covid-19 ABV5811 di AstraZeneca, già bloccato in Piemonte. Lo rendono noto i Carabinieri Nas. Il sequestro è al fine di “porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza”.
“Il Nas, sui disposizione della procura di Biella, ha sequestrato stamane in Veneto un ulteriore lotto, l’ABV5811 di vaccino Astrazeneca, come sta avvenendo in altre regioni italiane”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia. “E’ un altro duro colpo – ha aggiunto – al sistema delle vaccinazioni. Non si sa se il vaccino di Astrazeneca sia concausa o causa della morte, ma bisogna chiarirlo velocemente”.