“Faccio un appello al senso di responsabilità, altrimenti piano piano rischiamo di ritrovarci in una situazione di chiusura totale e anche la nostra città non si rialza più. Senza fare polemiche, le abbandono anche io a differenza di come ho fatto ieri sera”. Lo dice il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro, che questo pomeriggio ha partecipato alla riunione d’emergenza con il prefetto per adeguarsi al nuovo dpcm Covid. In città i positivi sono 641: “Crescono i casi che necessitano il ricovero”, aggiunge.
Tre aree del capoluogo pugliese – tra Bari vecchia, Poggiofranco e Umbertino – saranno monitorate costantemente dalle forze dell’ordine per vietare gli assembramenti: dalle ore 18 non si possono più somministrare bevande e cibi in piedi, i locali invece dovranno chiudere dalla mezzanotte.
Sono state individuate tre aree in altrettanti quartieri della città, nel centro storico (piazza Mercantile, piazza Ferrarese, via Manfredi, il primo tratto di via Venezia fino al Fortino), nel quartiere Poggiofranco (via Pappacena, via Caccuri e la piazzetta tra le due strade) e nella zona della movida nel rione Madonnella, il cosiddetto Umbertino (via Cognetti, via Abbrescia, un pezzo di via de Niccolò, via Bozzi, largo Giordano Bruno, largo Giannella, piazza Diaz, molo San Nicola). In queste aree dalle 21 potranno accedere solo i residenti e i clienti delle attività commerciali ma solo per asporto o per usufruire dei servizi al tavolo.
“Ma non chiedete i controlli al sindaco di Bari – aggiunge Decaro – perché così come ha confermato il presidente del consiglio Conte i controlli li farà il prefetto e il questore che stanno facendo una riunione per organizzare le forze dell’ordine”.
Come imposto dal dpcm le sale giochi e sale bingo chiuderanno non oltre le 21. Per le scuole superiori c’è solo la possibilità di spostare l’orario d’ingresso dopo le 9. Stop alle partite del calcetto. “Abbiamo chiesto di allargare l’offerta del trasporto pubblico però sono esauriti i mezzi a disposizione quindi non c’è la possibilità di aumentare l’offerta. Abbiamo chiesto di scaglionare l’orario, in alcune scuole si entrerà alle 9”, conclude Decaro.