“La mafia c’è ed è in mezzo a noi”. Lo ha detto il sindaco Antonio Decaro alla cerimonia in ricordo delle vittime della strage di Capaci in corso Vittorio Emanuele.
“La mafia – ha detto Decaro – cerca di infiltrarsi, in queste ore di difficoltà sociale, anche nei movimenti di protesta durante i quali avvicina imprenditori, gestori di attività economiche, che non sanno come pagare fornitori. Cerca di avvicinare le famiglie prestando soldi in cambio di favori come nascondere armi e droga. Bisogna stare attenti. Questo è il momento in cui la parte sana della società deve mettere i tappi nelle orecchie a questi imprenditori per non farli cadere in tentazione. Dobbiamo stare vicini a chi è diventato più fragile. La città ha dimostrato di avere la schiena dritta, qui per la mafia non c’è spazio”.
Oggi il Comune ha ricordato con un minuto di silenzio le vittime della strage di Capaci, il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Inoltre, su iniziativa della fondazione Giovanni Falcone e di ANCI, sulla facciata di Palazzo di Città è stato esposto un lenzuolo bianco in segno di gratitudine verso tutti coloro che, in questi mesi, si sono prodigati, con abnegazione e grande senso del dovere, nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria.