Rose, garofani, statice, tulipani e gerbere. Al cimitero di Bari, chiuso da oltre un mese per l’emergenza coronavirus, questa mattina è stato donato un fiore per ogni defunto. L’iniziativa della Coldiretti Puglia mira a richiamare l’attenzione delle istituzioni regionali e nazionali sulla forte crisi che ha colpito il settore florovivaistico in Puglia (si stima un danno di 200 milioni di euro).
Le piante sono state donate alla necropoli del quartiere Libertà piuttosto che lasciarle al macero. “Grazie ai fiorai – commenta l’assessore Vito Lacoppola – vogliamo esprimere la vicinanza ai familiari che non hanno potuto accompagnare i loro cari nell’ultimo viaggio. Stiamo cercando di poter dare un minimo di conforto”. Nel video in alto si posso osservare alcuni frame in cui non è stata rispettata appieno la distanza di sicurezza Covid tra gli operatori: “Stiamo cercando al massimo di rispettare le norme – commenta Lacoppola – lo so che diventa difficile ma ce lo dobbiamo impostare come regola anche per il futuro in modo da convivere con l’emergenza nazionale”.
https://youtu.be/tqdsq3pmRK0
Il settore florovivaistico in Puglia registra il crollo degli ordini e il blocco totale dei mercati esteri ed internazionali con punte fino al 100%, con milioni di fiori e piante rimasti invenduti. “Una grande denuncia, intorno ad ogni fiore c’è il messaggio di un settore in crisi distrutto in un’istante”, conclude Pietro Piccioni, direttore Coldiretti Puglia. Una crisi profonda, dal distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento a quello della provincia di Bari – aggiunge Coldiretti Puglia – con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo.